Unità, il 25° – Dall’ingresso a vetri del teatro Ronci si potevano ammirare le immagini della medaglia-documento, coniata nel 1884 per commemorare i 25 anni del Risorgimento italiano. Eredità familiare, molto probabilmente la medaglia appartiene all’avvocato Maurizio Bigi, proprietario anche del teatro. C’è un vecchio adagio che dice che i Savoia non negavano mai a nessuno una medaglia; per le date ad effetto marketing erano di squisita generosità. Bel documento di storia, come si vede sotto.
Umanità e politica – Lo scorso agosto il giovane figlio del sindaco Claudio Battazza è stato pizzicato con un sostanze stupefacenti dalle forze dell’ordine. Qualcuno, impropriamente, ha chiesto le dimissioni del primo cittadino, dimenticando che le responsabilità sono personali e sancite dalla Costituzione. Abbandonato il campo da quel che è di Cesare a Cesare, passiamo all’uomo. C’è un giovane di vent’anni che ha commesso un errore e che ha bisogno prima di ogni cosa di umanità e sensibilità (la pietas). Di un babbo e di una madre nella necessità di affettuoso silenzio. E’ il figliol prodigo che va accolto, si legge nei Vangeli. Poi c’è la fermezza e il giusto castigo.
Pd e fumo – Allacciandosi a quanto sopra, sempre nel torrido agosto, sembra che nella sala del Pd morcianese riservata ai giovani con la voglia di incontrarsi, discutere, fare musica, oltre a leggere Marx (un raffinato economista male interpretato, purtroppo troppo raffinato per essere letto e capito dai figli politici), si fumasse anche della robaccia. Con tutta la bellezza del mondo e le cose entusiasmanti da fare, come mai ‘sti figli cercano di naufragare nel nulla e non su una spiaggia con palme e altro ancora? Tipo un buon libro e una fanciulla/o?