LA FINANZA
– “I circa 18 milioni di debiti del Comune di Coriano non sono preoccupanti”. Lo rassicurano gli amministratori della città. La cifra colloca il Comune soltanto al quinto posto tra i 27 della provincia di Rimini. Coriano è preceduta per quanto riguarda il peso pro-capite dei mutui da San Leo (2.535 euro a testa), Riccione (2.220), Cattolica (2.110), San Giovanni (2.000).
Ogni cittadino corianese invece sostiene un indebitamento pro-capite di circa 1.800 euro. A fronte però di una capacità di spesa, sempre pro-capite, di circa 1.200 euro.
Se andiamo a vedere lo storico degli ultimi 10 anni della città abbiamo che nel lontano 2000 i mutui (o il debito) raggiungevano la cifra di 10 milioni di euro. Insomma, in una decade la somma è quasi raddoppiata, con un incremento inesorabile quanto costante.
A leggere la fotografia intermedia del bilancio si ha che nel 2005 i debiti ammontavano a 15,2 milioni di euro (la fonte degli indicatori è quella del ministero dell’Interno).
Con un’accorta politica di bilancio Coriano è in grado di rientrare dal debito, così come lo sono tutte le città della provincia. Negli ultimi 20 anni, le pubbliche amministrazioni hanno vissuto al di sopra delle proprie possibilità economiche. La speranza, coma afferma il prestigioso economista Stefano Zamagni, è che possano aver effettuato investimenti infrastrutturali e non di semplice consumo.
Molti a Coriano puntano il dito sui costi del Teatro Corte; davvero ingenti (si parla di 8 milioni di euro) per una cittadina di poco più di 10mila abitanti. Ma come qualcuno dice i soldi per la cultura sono sempre ben spesi.
Coriano poi riceve la servitù dell’inceneritore, una boccatona di ossigeno seppur solo finanziario.