CULTURA
– Un libro che sa cogliere l’attimo, soprattutto a riflettere sull’obbrobrio urbanistico legato all’ex area Ghigi. Si intitola “Un pensiero da Morciano”. Presentato lo scorso 24 novembre nella sala conferenze della Banca Popolare Valconca, nell’ambito delle celebrazioni dei 100 anni dello stesso istituto di credito. Un contributo lo ha portato anche Lions Club Valle del Conca presieduto da Giancarlo Masia, dal Leo Club e da Ada onlus. La Banca lo ha dedicato a Gianni Romani, un bel morcianese scomparso prima del tempo nel male oscuro della solitudine. Come scrisse Cesare Pavese: “Non fate troppi pettegolezzi dopo che me ne sono andato”. Lassù, lo vediamo sorridere felice Gianni; e chissà che quando riprende il filo del discorso con qualche amico non incespica più sulle parole ora che è in cielo.
Il volume reca le cartoline collezionate da nove morcianesi che amano il proprio paese e raccolgono ogni frammento che reca Morciano. Sono: Gianni Romani, Fiorenzo Sanchi, Geo Fraternali, Gianenrico (Gianni) Ghigi, Umberto Zanni, Giovanni Bartolini, Vincenzo Palazzi, Bruno Baffoni e Ezio Angelini. Le 119 istantanee vanno dal 1901 al 1945. La prima riporta una sterrata via XX Settembre (oggi via Marconi); quasi tutte le abitazioni di allora sono quelle di oggi.
L’ultima cartolina, quella del ’45 accoglie tre piccole vedute ed una dedica “Un pensiero di Morciano”. Poi tutte le altre. Se ci si sofferma, è come leggere un piccolo-grande libro con la storia della città. Gli umori di Morciano narrati dalle lenti di questi scatti aiuta a capire dove dovrebbe andare lo sviluppo urbanistico di una comunità. Con viva e umana contraddizione, il benessere e le maggiori capacità tecniche del dopoguerra, non hanno aiutato a costruire un reticolo urbano al servizio dell’uomo, ma un agglomerato che aveva altri interessi. Spesso non proprio nobili. E’ dovere dei soci Lions lasciare il mondo migliore di come lo si è trovato.
Le pagine sono aperte da due riflessioni: di Massimo Lazzarini (presidente della Bpv) e di Giancarlo Masia (presidente del Lion Club Valle del Conca. Scrive Lazzarini: “…possiamo alzarci in piedi e, forti della memoria del passato, procedere spediti in questo tempo che ci è dato”.
Masia: “…ci hanno donato un frammento del passato di Morciano, da consegnare alle generazioni più giovani per meglio conoscere le radici e se stessi”.