LA CULTURA
di Franco Raschi
– Dopo l’esperienza dello scorso anno in Madagascar, dove abbiamo inaugurato l’apertura di due scuole a Nosy Be, in collaborazione con l’Onluss ” i bambini di Manina del Madagascar”, che fa capo ad un’insegnante napoletana in pensione, Manina Consiglio appunto, siamo ritornati in Africa, lo scorso febbraio, per una nuova iniziativa dell’ISISS Gobetti di Morciano, in collaborazione con il CISP.
Grazie ai fondi raccolti attraverso diverse iniziative dell’Istituto, quali concerti, vendita di calendari, cene, contributi di Enti vari, abbiamo contribuito all’apertura di due scuole in Kenia, nel distretto di Magherini, precisamente nei villaggi di Bora Bora e Saba Saba.
L’iniziativa è stata resa possibile grazie ai contatti di Elena Sanchi, insegnante nei corsi di formazione professionale della scuola, che diversi ani fa aveva fatto un’esperienza di volontariato in Kenia con l’Ong– CISP, che opera in modo particolare negli Stati del Centro Africa.
In concomitanza con la nostra presenza, si è svolto il Music Malindi Festival for children, organizzato dal CISP per diffondere il concetto di diritto all’istruzione per tutti i bambini,al quale partecipava la cantante Paola Turci, grande sostenitrice di iniziative umanitarie e di solidarietà in Africa, insieme con i più importanti artisti kenioti.
Insieme a Paola Turci ed ai dirigenti del Cisp, abbiamo visitato le scuole aperte grazie anche al nostro contributo.
Prima della visita alle scuole, siamo stati accompagnati al Centro d’igiene mentale di Malindi, aperto grazie al CISP, al quale si rivolgono mamme di bambini vittime di violenze familiari.
Il coordinatore nazionale del Cisp Sandro De Luca, ci spiega che il centro accoglie i bambini e le madri, mettendo a loro disposizione anche avvocati per la tutela legale, contro i responsabili dei soprusi.
Si tratta di un’iniziativa veramente d’avanguardia in questi paesi, dove la maggior parte delle violenze alberga al’interno delle famiglie.
Prima tappa
Prima tappa del nostro tour, il villaggio di Bora Bora, dove ci attendeva il responsabile delle scuole del distretto di Magherini, insieme con i maestri ed i genitori.
Dopo le presentazioni di rito, Paola Turci ha coinvolto i bambini e non solo, in un girotondo canoro, suscitando grande emozione e partecipazione di tutti.
A seguire foto di rito con la targa della nostro Istituto, davanti alla scuola da noi finanziata.
Seconda tappa
Seconda tappa il villaggio di Saba Saba, dove ci attendevano, oltre ai bambini e maestri anche il consiglio dei genitori, all’uopo riunito.
Devo dire che non mi aspettavo di partecipare ad un “Consiglio d’Istituto” in Africa, all’ombra di un baobab.
La Comunità ci ha manifestato tutta la sua gratitudine, per il nostro aiuto, che ha permesso la costruzione di una scuola in muratura, accanto a quella vecchia in fango e tetto di palme.
Ancora una volta Paola Turci ha trascinato tutti in una danza corale, duettando con Elena Sanchi, che non è stata da meno, ricevendo come risposta un coro improvvisato degli adulti, molto soddisfatti e divertiti delle performance canora.
Certo che in queste scuole manca ancora tanto, per fare un esempio molti bambini non hanno nemmeno una sedia ed un banco, però tutti ostentano con tanto orgoglio le loro divise, tutte linde e multicolori, diverse da scuola a scuola.
Prima di tornare a casa abbiamo avuto modo di fare una bella esperienza, guidati dal nostro accompagnatore di fiducia, il cui nome d’arte è “ Prezzemolo”, uno dei tanti ragazzi che si guadagnano qualche euro, portando i turisti in giro nelle varie escursioni.
La nostra è stata particolarmente interessante, perché “Prezzemolo” (nome che come lui ci ha spiegato, deriva dal fatto che è dappertutto), ci ha accompagnato al suo villaggio nativo, dove risiedono pescatori d’origine zanzibarina, arrivati in Kenia via mare, tanto per confermare che i flussi migratori non sono solo nostro patrimonio.
Il Villaggio, detto “dei pescatori”, è una piccola comunità tribale, molto ordinata e disciplinata, certamente senza confort, ma con il mare a portata di mano ed una bella scuola, finanziata, dice Prezzemolo, con una punta di rammarico, da un italiano, che in cambio ha avuto un appezzamento di terra, vista mare, dove costruire la sua villa.
E pensare che noi eravamo convinti che il “financial” project fosse un’invenzione dei nostri amministratori locali!
D’altronde a pochi chilometri, ci informa la nostra guida, si trova la villa di Briatore, che in occasione dei suoi soggiorni kenioti, si esibisce sulla spiaggia in tenuta rigorosamente adamitica.
Abbiamo voluto scusarci per la nostra intrusione, comprando due sacchi di farina, per un totale di 24 pacchi, distribuiti in modo equo da “Prezzemolo”, in base alle necessità delle famiglie e consegnando il rimanente alla moglie del capo villaggio.
Ci ha molto colpito il senso di condivisione dei beni da parte dei bambini, che si passavano le caramelle ricevute.
Cosa dire al termine di questa esperienza ?
L’Africa ha un bisogno tremendo dei nostri aiuti, che però servono solo a lenire le sofferenze di un continente, in modo particolare nelle zone centrali, dove la natura, la cultura ed i vari Governi, sicuramente non democratici, conservano (loro malgrado) e ci regalano ancora, una fetta di mondo, che sembra sfuggire alle tentazioni ed agli ammiccamenti di un villaggio globale che sembra ogni giorno di più, perdere i contatti con la sua storia e senza certezze sul proprio futuro.
*Dirigente Scolastico dell’ISISS Gobetti-De Gasperi di Morciano di Romagna