TRADIZIONI
– Il Comitato cittadino di Isola di Brescia organizza una delle ricorrenze religiose più semplici e importanti del circondario: la Festa parrocchiale dedicata a San Giovanni Battista, il cugino di Gesù. Colui che lo battezzò nelle acque del Giordano. Se qualcuno volesse ammirare la sconosciuta frazioncina, spesso è così per gli stessi marignanesi (si veda il materiale promozionale di San Giovanni e più avanti diremo perché) lo spunto è il 9, il 10 e 11 settembre.
Tutto è così da anni con delle piccole variazioni. Il 9, processione alle 9 di sera. Alla fine, per tutti, il Comitato offre vino e ciambella.
Il giorno dopo, sabato, con inizio alle 21, festa con orchestra “Poker”, musica, balli, giochi.
Domenica 11 settembre, alle 9,30 santa messa. Alle 17 si aprono le danze con l’orchestra Davide Morri e gli stand con prelibatezze della tradizione romagnola. Alle 23, estrazione lotteria a premi.
La perla
Isola di Brescia è uno scrigno; è a misura d’uomo, ben curato, la chiesolina dall’elegante quanto semplice campanile a vela custodisce forse la maggiore pinacoteca d’arte sacra della seconda metà dell’800 della Romagna. Anzi, senza forse, come afferma Pier Giorgio Pasini, uno tra i più apprezzati studiosi di storia dell’arte della provincia di Rimini. La collezione religiosa invece è opera della passione di don Domenico Corbucci (1814-1887). Di agiata famiglia, il prelato, prima ancora di relazioni importanti in Vaticano, era uomo di forte sensibilità, grazie alle quali riuscì a commissionare, pagando naturalmente, opere di valore assoluto per una sperduta parrocchia di 200 anime (quante ne contava allora), ma non per questo lontana dai centri della cultura. Gli artisti prescelti da don Domenico lavoravano per il papa e la curia romana: il meglio dei tempi. Qualche nome: Francesco Coghetti, Pietro Gagliardi, Nicola Consonni, Francesco Podesti (pittore papale, sua è la Sala dell’Immacolata, accanto alle stanze di Raffaello), Francesco Grandi (ritrattista di Pio IX e Leone XIII), Cesare Mariani, Augusto Bompiani, Pasquale Frenguelli.
A questo va aggiunto, il certosino lavoro del Comitato negli anni. Come si conviene ai romagnoli, attorno al piccolo edificio sacro hanno costruito un vero e proprio paradiso: giardino, area giochi, cucina attrezzata per feste e momenti di svago. Impegno anche da parte del Comune.
La zona attrezzata di Isola di Brescia con funzionale cucina e comodi spazi viene utilizzata da aziende per le cene, per le feste di compleanni, per incontri. Anche da fuori comune. Insomma, un centro che raccoglie un bel modo di vivere.