Dall’Adriatico gli orizzonti si alzano verso i profumi del Montefeltro e dintorni. Potrebbe sintetizzarsi così il progetto di un “bar letterario” concepito dalle sorelle Paola e Milena Scola. Lo scorso 16 aprile hanno aperto un nuovo spazio nel centro di Gabicce Mare. Nei menù del “Bar Sorelle Scola” sono privilegiate le eccellenze locali, per promuovere le produzioni di una terra di confine, tra Marche e Romagna, e per favorire la diffusione di una pratica eco-sostenibile attraverso il consumo dei cosiddetti prodotti a km 0.
Le proposte di degustazione ripercorreranno la stagionalità delle tradizioni culinarie. A Pasqua un aperitivo con la crescia (una sorta di pane pepato al formaggio tipico del pesarese), fava e caciotta.
A Natale una merenda con il miacetto. Seguendo un itinerario dal mare all’entroterra alla ri-scoperta degli antichi sapori, con il pane “biscotto” dei marinai e il vino “pecorino” dei pastori, e delle eccellenze emergenti, come la birra artigianale prodotta con l’acqua delle fonti di Carpegna.
Non solo memoria e tipicità del territorio. “Partiamo da qui, dalle nostre radici – dice Paola – e da qui lanciamo uno sguardo sul mondo, interpretando la nostra città come un luogo in cui le gastronomie e le culture si possano confrontare e contaminare”.
Gabicce Mare vanta una tradizione di ospitalità fondata sulla cucina tipica ampliamente apprezzata dai turisti. Ma i gabiccesi sono anche abituali viaggiatori, lavorano in estate e partono d’inverno per poi ritornare a casa densi di racconti da condividere e arricchiti dall’esperienza di insoliti sapori.
“Il nostro locale – racconta Milena – vuole essere anche un contenitore di prodotti culturali ispirati in particolare al tema del viaggio, in un senso molto ampio inteso come occasione di conoscenza di civiltà locali e globali”.
Per questo sarà organizzato un calendario di appuntamenti e di serate a tema in cui si confronteranno le eccellenze del territorio con i sapori del mondo passando, per esempio, dal resoconto di un viaggio in Marocco accompagnato da un piatto di cous-cous a una performance di teatro dialettale associata alla degustazione di salumi di mora romagnola.
Il locale è organizzzato per accompagnare alle degustazioni l’esperienza di momenti di intrattenimento. In particolare il bar accoglierà una biblioteca dedicata principalmente alla “letteratura del viaggio” e sarà dotato di una strumentazione utile all’organizzazione di eventi, proiezione di diapositive, letture, recital, conversazioni a soggetto e così via.
Uno spazio, insomma, dedicato ai sapori locali con una finestra aperta sul mondo per frequentare, attraverso cibo e bevande, le genti e le terre che li generano.