Raccontare una nuova politica
Per risolvere i gravi problemi ci vorrebbe un personaggio che accumulasse i poteri magici di Mandrake, il coraggio e il carisma di Tex Willer, l’astuzia-intelligenza e la voglia di nuove conoscenze di Ulisse, la passione e l’audacia di Garibaldi, il senzo dello stato e della legalità di Borsellino, la visione di statista di Cavour
POLITICA Allegro ma non troppo
di Ecci
– “Inizia la caccia al sindaco”. Titolava così un quotidiano qualche giorno fa, in previsione delle imminenti elezioni a Cattolica. Giustamente aggiungeva: “Una figura senza un passato da nascondere o farsi perdonare e cambiali da pagare”. Ci vuole una figura di grande qualità in un ruolo da brividi lungo la schiena. Os-cia!
Per risolvere i gravi problemi della città ci vorrebbe un personaggio che accumulasse i poteri magici di Mandrake, il coraggio e il carisma di Tex Willer, l’astuzia-intelligenza e la voglia di nuove conoscenze di Ulisse, la passione e l’audacia di Garibaldi, il senso dello stato e della legalità di Borsellino, la visione di statista di Cavour. Un ègh t’un pajèr!
Sì, perché Cattolica non ha solo il problema del forte debito, ma quello di riprogettare la sua collocazione economica, turistica, i rapporti di forza all’interno del contesto provinciale, del riscatto sociale a partire da una maggiore giustizia sociale e fiscale. So che!
Ha bisogno di riprogettare la farraginosa macchina comunale, di migliorare e ampliare nuovi servizi ai cittadini. C’è allora bisogno di una nuova responsabilità collettiva, che si basa prima di tutto su una migliore ridistribuzione delle risorse che non sacrifichi nessuno: dai meno abbienti ai quartieri periferici. Un coinvolgimento di tutti i cittadini, renderli protagonisti.
Vanno riconosciuti i bisogni di tutti, solo così si può arrivare a definirne i diritti e doveri. E’ la base per una fondamentale coesione sociale. Bsogna tiré la cima tutt insén da ‘na pèrta!
Riconoscimento dei diritti e doveri di chi fa impresa, di chi vive e di chi non vive col turismo, delle famiglie povere e di chi si barcamena col magro stipendio, degli immigrati. Bisogna mettere in gioco le potenzialità dei giovani per dare loro un futuro, e degli anziani per riconoscerne piena dignità.
Bisogna riprogettare Cattolica. Una rivoluzione culturale e civica, col senso di appartenenza ad una comunità senza provincialismi, cioè consapevole e protagonista delle scommesse più globali di una società che cambia in continuazione. Dunque, nessun arroccamento e chiusura, coi piedi nella identità e coesione sociale della propria comunità, ma proiettati verso il mondo e il futuro. Un s’bév al brod sla furcina!
Vitale il tema dei diritti, da affrontare con responsabilità e laicità. C’è bisogno d’istruzione e cultura per arginare il dilagare dell’ignoranza e della volgarità.
Se il nuovo sindaco ridurrà i problemi di Cattolica ai soli debiti e al degrado cittadino, senza un’adeguata apertura mentale e il coinvolgimento dei cittadini, non risolverà nulla. Si troverà di fronte solo a contestazioni, malumori e lotte tra le fazioni più forti per accappararsi la fetta più grossa delle risorse. Aténti ma quij sli mènie longhie!
Ci vuole un grande gioco di squadra: ma ogni giocatore, riserve comprese, devono avere le stesso trattamento. L’unico privilegio comune sarà quello di vincere tutti insieme la partita. Un s’taja i quajun pri fè dispèt ma la moj!
Il sindaco e la sua squadra dovranno muoversi in sintonia in una cornice di valori e idealità condivise. Gli inevitabili sacrifici dovranno essere sentiti con un senso, perché sono credibili e finalizzati ad un progetto che riguarda il miglioramento e l’ammodernamento della città in tutte le sua sfaccettature. Sa una mulighina pron us fa ‘na bèla pagnota!
La solidarietà dovrà essere declinata con sicurezza, la trasparenza con efficienza, la legalità con sburocratizzazione. Tutto sarà più facile e convincente con una vera partecipazione. E poi sobrietà. Va trasmesso ai cittadini la convenienza, civile ed economica, nell’assumere questi comportamenti.
Forse non ci sarà bisogno di una figura di sindaco che riassuma le caratteristiche degli eroi nazionali e del fumetto, come si diceva all’inizio. Sarà sufficiente una persona onesta, competente, autorevole e umile che sappia raccontare e dare credibilità ad un’altra politica per narrare, finalmente, un’altra Cattolica, quella di oggi e di domani… facendo però chiarezza sulle scelte infelici commesse in passato. Burdèll, sperena bén…