LA LETTERA
Il Manifesto si deve fare, se non lo realizza una scuola lo realizzerà uno studio grafico che chiederà una somma pari al doppio o triplo della somma versata alla scuola. E questo indipendentemente dalla committenza (Comune o Lions).
Inoltre uno studio grafico presenta due o tre opzioni mentre una scuola presenta circa sessanta lavori (uno per ogni studente ).
Per una scuola partecipare ad un concorso di questo tipo è molto importante: significa essere presente e viva sul territorio, per i ragazzi è l’opportunità per misurarsi realmente ed affacciarsi al mondo del lavoro
Il Manifesto in questione (il tema di quest’anno era la giostra), è stato realizzato da una ragazza che ha creato con le sue mani una giostra usando i tipici dolciumi delle fiere di paese (ricorda l’odore dolciastro dello zucchero filato e dei croccanti, il colore, la vivacità delle feste di paese). Poi ha fotografato il tutto e realizzato il Manifesto: per la commissione giudicatrice l’idea era innovativa e degna di nota e la realizzazione creativa. Ad alcune persone è piaciuto ad altre no, quest’anno come sempre in passato e come sarà in futuro, indipendentemente da chi realizzerà il Manifesto, scuola o studio grafico. Il gusto è soggettivo. Va detto che il lavoro di studenti che non hanno ancora terminato il loro percorso formativo spesso è lodevole e non inferiore a quello di professionisti
Una ultima osservazione per concludere: ognuno fa il proprio mestiere, io, docente, sostengo il lavoro dei ragazzi, il giornalista espone il fatto; il critico critica e così via… Noi che siamo “scuola” non amiamo le battute al vetriolo ma apprezziamo molto le critiche quando sono costruttive , quando servono per migliorare e per crescere.
Cordialmente
Ileana Belluzzi
P.S. Non è necessario pubblicare questa lettera. A me interessa che sia letta dal signor Leardini e che sia una opportunità per riflettere e comprendere il senso di questa collaborazione tra Scuola, Comune e Lions Club.