IL FATTO
– Mare agitato nel Pdl misanese. Luigi Padula lo abbandona per approdare nell’Udc di Pierferdinando Casini. Mentre Rosario Zangari lascia il gruppo consiliare del Pdl per un proprio gruppo ed allo stesso tempo abbraccia la Destra, il partito che ha in Francesco Storace il leader a livello nazionale.
Luigi Padula
Origini lucane, fin da ragazzo a Milano, Padula abita a Misano da alcuni decenni. Ha anche casa a Gemmano, Onferno per la precisione, e così dal 2009 è assessore lassù in una lista di centrodestra guidata da Edda Negri, nipote di Benito Mussolini. Lo sgarbo più sgarbo che gli si possa fare è giungere in ritardo ad un appuntamento con lui. Nelle elezioni comunali del 2009, Padula quale coordinatore di Forza Italia aveva scelto Antonio Mignani candidato a sindaco. Poi, ruolo toccato a Paolo Casadei, con non pochi mal di pancia da parta di Padula.
“Dopo 15 anni di appartenenza assoluta a Forza Italia e poi al Pdl – scrive Padula – questo coordinamento di Misano Adriatico ha deciso di aderire alla linea politica dell’Udc”. Una la ragione dell’uscita: il tradimento di Rimini (l’aver preferito Casadei a Mignani),
Così dall’opposizione, almeno potenzialmente, è approdato nell’area di maggioranza del centro-sinistra. L’Udc è uno dei componenti della giunta della Provincia di Rimini e a Misano avrebbe convogliato il voto degli iscritti su l’eletto Stefano Giannini.
Rosario Zangari
Già An (area destra sociale, quella di Gianni Alemanno), già Pdl, al secondo mandato come consigliere comunale, Zangari da sempre si caratterizza per un’opposizione forte e radicale verso la maggioranza. Sempre lancia in resta e sempre con parole piccanti sia all’esterno, sia all’esterno. Racconta Zangari: “Come coordinatore per Rimini Sud e Valconca abbiamo l’obiettivo di far conoscere la Destra e radicarci sul territorio. Ho lasciato Gianfranco Fini in quanto negli ultimi anni non mi sono più trovato nella politica intrapresa”.
Piccola curiosità. Zangari aprì a Misano un circolo di An, intitolandolo a Gianfranco Fini.