SAN CLEMENTE – COMUNITA’
Un tempo (fino a quando?), direzione Riccione-Monte Annibolina, prima di iniziare a svalicare, sulla destra, c’era la famosa stradina in terra battuta. Toccava il lago ex Sabattini (“Furnaron”) e poi proseguiva fino ad innestarsi su via degli Ulivi (stradina bianca), che porta a Sant’Andrea in Casale, San Clemente, o Morciano.
Il tratto “sparito” è quello che parte da Monte Annibolina fino al laghetto.
I contadini, un tempo, la usavano come scorciatoia per raggiungere Morciano e il suo mercato del giovedì. Durante la guerra venne solcata anche dai carri armati.
Negli ultimi anni, le persone, soprattutto gli anziani, la utilizzavano per irracontabili passeggiate. Quanto sopra è una notizia fornita da un signore di Sant’Andrea che passando per il ristorante “la Pescaccia”, da lì salivano fino alla chiesa di. Altri cento metri per guadagnare l’interpoderale e poi giù fino a Sant’Andrea per completare il salutare anello di circa 6 chilometri. Ora, gli anziani la stanno reclamando.
Lago ex Sabattini
Circolano voci (da bar, si spera infondate) che lo vogliono chiudere. Però quel lago è l’abbeveratoio per gli animali selvatici: caprioli, cinghiali, lepri, fagiani, tortore, aironi, anatre di passaggio, rane e tutta la fauna che amoreggia con l’umido. L’altra utilità è che in caso di pioggia torrenziale è in grado di frenare l’irruenza delle acque in direzione Sant’Andrea in Casale.