Hanno scelto la continuità, premiando la lista civica capitanata dall’ex sindaco Eugenio Fiorini che si è presentato compatto con tutti gli ex consiglieri comunali sia di maggioranza sia di minoranza, una lista di fatto trasversale.
Sconfitta di 200 voti per la lista capitanata da Sergio Orsi, ex consigliere uscito dalla maggioranza a metà legislatura, sponsorizzato da Udc, Pd, Idv, Rif e altri gruppi di sinistra. A grande distanza, in terza posizione, la lista ufficiale del Pdl con la giovane Simonetta Palazzini ed a poca distanza quella della Lega del combattivo Alex Stacchini.
L’ex sindaco Simone Tordi, dopo un’esperienza decennale, ha deciso di dedicarsi a tempo pieno alla sua attività di commercialista; insieme alla giunta uscente ed al consiglio ha saputo tenere i conti in ordine, chiudendo sempre i bilanci con avanzi attivi, unico comune della provincia di Rimini, riuscendo a mantenere la pressione fiscale sui cittadini ai livelli più bassi della provincia.
Un vero esempio di buona amministrazione, tenuto conto che il territorio risulta curato, pulito ed i servizi ai cittadini accettabili.
Consiglio insediatosi lo scorso 27 maggio, il sindaco Fiorini seguirà il Bilancio, Tributi e finanze; vice sindaco, la giovane Eleonora Troiani, con deleghe a Politiche giovanili, Cultura, Turismo, Pubblica istruzione, Attività economiche. A Roberto Boldrin le deleghe più importanti: Lavori pubblici, Personale, Affari sociali, Sanità, Edilizia privata e Urbanistica. All’assessore Mauro Massari (una riconferma) ha mantenuto la Polizia municipale, Verde Pubblico, Patrimonio e Sport. Consiglieri di maggioranza Ferdinando Di Virgilio, Renzo Palazzini e Sabrina Sarto (new entry), ai quali saranno assegnati in futuro specifici compiti. All’opposizione Sergio Orsi, con il giovane Daniele Aluigi, quarto per preferenze, entrato a seguito delle immediate dimissioni di Antonella Baffoni (moglie dell’ex sindaco Dino Pala) e di Roberto Bacchiocchi (Udc, ex sindaco). Per la terza lista entra Simonetta Palazzini, mentre Stacchini, per i meccanismi elettorali resta fuori.
Pier Francesco Gasperi