ALLEGRO MA NON TROPPO
– Imbrattare monumenti pubblici con scritte, non solo è stupido ma è controproducente. Keith Haring, una icona del Graffitismo spruzzava i suoi spray colorati sui muri della periferie, delle fabbriche dismesse, oppure sul muro di Berlino. Il suo intento era di dare, con la sua creatività, bellezza e dignità a ciò che era brutto ed emarginato. Sta qui il senso grande dell’artista.
Imbrattare una scultura (in questo caso il colpo d’ala di Pomodoro) vuol dire rendere brutto ciò che è già bello. E’ qui che sta, invece, il senso dell’imbecillità.
E’ controproducente il messaggio, che vuole essere d’amore (Mery ti amo), e che diventa invece messaggio di disagio, perché emana disprezzo e prevaricazione nel chi lo vede.
Imbrattare un monumento o una cosa pubblica vuol dire non capire il concetto di bene comune, cioè di cosa che appartiene a tutti affinché tutti ne possano beneficiare nel senso estetico e pratico. E’, ancora, uno sfregio alla propria comunità. Anche perché i danni causati ricadono sulle tasche di tutti i cittadini. A questo punto oltre all’irresponsabilità, si denota una imbecillità allo stato puro.