IL FATTO
Il sindaco Pironi riesce ad intercettare il consenso di un Pd spaccato. Pontili già presenti in Italia: Lignano Sabbiadoro, Senigallia, Marina di Pietrasanta, Lido di Camaiore, Forte dei Marmi (lungo oltre 300 metri), costruito nel secolo XVI per imbarcare i marmi delle Alpi Apuane. La paura dei bagnini è l’erosione
– Due voti di margine. Diciasette favorevoli. Con i voti a favore dei cinque consiglieri comunali galliani (seguaci di Fabio Galli). Con Francesco Michelotti, Pd, bagnino, che ha votato contro, in coerenza con la categoria. Mentre Stelio Bossoli si è astenuto. Il consiglio comunale dello scorso 19 maggio, dalle 19 alle due di notte, nella lunga seduta sul pontile di piazzale Roma, ha approvato l’opera pubblica, che dovrebbe aiutare il turismo riccionese.
I bagnini tremano. Hanno paura dell’erosione. Anche se il preparato geologo riccionese Giancarlo Faina, dice che l’appendice è sicura per la spiaggia.
Il pontile ha spaccato il Pd. Fino a pochi mesi fa, i consiglieri comunali vicini a Galli erano contrari. Il sindaco Pironi è stato abile a convincerli della bontà dell’operazione.
Lele Montanari, Lista civica Lega nord, ha votato contro. Dice: “Abbiamo assistito ad un’altra commedia. Era prevedibile che finisse così. Leggiamo che c’è un imminente rimpasto di giunta ed i conti sono presto fatti. Benedetti, Pruccoli, Gloria Fabbri, Serafini e Piccioni, passati con Pironi. Vediamo chi sono i papabibli ad entrare. La loro resistenza non era dovuto al pontile ma al sedile. La ‘scarana’ in giunta. Quello che non va bene a Roma, è andato molto bene nel consiglio comunale di Riccione”.
“Io – continua Montanari, il monello della politica riccionese che porta ancora la falce ed il martello alla catenina d’oro Montanari – ho votato contro per ragioni di appartenenza; personalmente mi sarei astenuto. Speravo nel referendum. Se mi avessero detto di sì sul referendum, forse non solo io mi sarei astenuto. Il mio è un voto di coerenza e appartenenza”.
Pontili – storia
Ma il pontile non è una novità sotto il sole del turismo italiano e mondiale. Ce ne sono un po’ ogni dove. In Italia i famosi sono la Terrazza a Mare di Lignano Sabbiadoro, la Rotonda di Senigallia (realizzata nel 1932-33 in pieno Ventennio, rimessa a nuovo nel 2006)
Altri: a Marina di Pietrasanta, Lido di Camaiore. Ma quello vero, e il più antico, si trova a Forte dei Marmi. Lungo oltre 300 metri, venne costruito nel secolo XVI per imbarcare i marmi delle Alpi Apuane. Insomma, aveva una funzione.
Mentre quello riccionese vorrebbe se non stupire, almeno diventare una piccola attrazione della città. Ma non è una novità, un’idea forte per il turismo. E’ semplicemente un’idea, che verrà realizzata con il cosiddetto project financing. Con la stessa “alchimia” sono stati costruiti il lungomare dal porto all’Abissinia. E dal porto verso Rimini si sta procedendo con la stessa strada. In pratica, avviene che il pubblico concede il suolo, il privato fa e ottiene in cambio il diritto di superficie per un tot numero di anni. Oppure, come avvenuto per la piscina, un po’ di appartamenti da tirare su, ovvero il cosiddetto motore immobiliare. Insomma, nessuna fantasia al potere. Il diritto di superficie è operazione più equa rispetto alla cementificazione immobiliare, ma dato i tempi, dato gli uomini, dato i valori imperanti, non si riescono a pensare a soluzioni legate alla forza del lavoro. Quanto sopra sono delle operazioni finanziarie ma solide, che si toccano.