Mauro, per puro caso (presso l’amico Roberto Bronzetti) e grande disponibilità, ha incontrato l’argentino Nazzareno. Che farà degustare ai convenuti l’asado. Una carne alla griglia dai profumi e sapori indimenticabili.
Da anni Mauro è impegnato a portare in Africa una serie di aiuti in grado di dare loro un futuro migliore. Insomma, niente pesci, ma la classica canna con cui tentare di pescare. Nel 2011, si è impegnato su cinque strade: un centro di accoglienza di bambini di strada, il sostegno ad un carcere minorile con bambini di strada, aiuti ad un orfanotrofio con bambini con problemi psichici, all’ospedale pediatrico che cura bambini cardiopatici e affetti da Aids e sostegno alle donne per avviare piccole attività economiche. In questi pochi anni è riuscito a raccogliere alcune centinaia di migliaia di euro, coinvolgendo gli amici e gli sponsor. Le cene sono il frutto della sensibilità degli amici-sponsor. Il progetto prende il nome della figlia, la quale vedendo immagini africane, con bellissimi bimbi assaliti dalla fame, disse: “Che cosa possiamo fare?”. Fu la scintilla che fece scoccare il falò della bontà. Il suo motto è una commovente frase di madre Teresa: “Possiamo fare tutti qualcosa di piccolo con grande amore. Ma insieme possiamo fare qualcosa di meraviglioso”.