Mio caro direttore ritorno al suo cospetto
perché sono adirato per chi non ha rispetto
di noi villani seri che per viver fatichiamo,
e inver non meritiamo chi ha il governo in mano.
A S.Clemente o a Roma diffuso sembra il morbo
che coglie il capopol che brama tu sia orbo.
S’aggrappa prontamente a quello ch’è legale
per proprio tornaconto si scorda la morale.
Quei che da tempo seggon sul trono Clementino
contro il roman governo puntano il lor ditino!
Legalità, chiarezza rispetto della legge
ma poi la loro azione l’esempio non lo regge!
Quel povero Silvietto monarca sorridente
diventa un paragone mica tanto stridente!
Che appena pongon terga lassù su quel sedile
diventan energumeni difficili da digerire.
Ci dissero un tempo di un lupo assai cattivo
e mai avrem pensato che costui, redivivo,
tornasse a far la legge in questo comunello
di com si costruisce fuori e dentro il castello!
Giustizia correttezza rispetto delle legge
sono motivi sani per cui la gente elegge
Ma che dobbiam pensare di quel mariol vigliacco
che sembra sia stato preso con le mani nel sacco?
Che dobbiam pensar, sempre che sia vero
se per un sindacato nessuno ha detto beo?
Che questi isolati, saccenti ducettini
abbian le palle solo contro i lor cittadini?
Facciamolo un esempio, si tanto per capire!
Quel tale corianese che in consiglio ebbe a dire,
con fare assai borioso e la sua faccia triste
“ Signori adesso basta: quel ponte non esiste!”
Pensammo che qualcuno che qui c’è quasi nato
lo avrebbe poi ripreso “guarda ti sei sbagliato!”
Invece è ancora li con far da guapperia
e sembra che nessun lo possa mandar via!
Com’è che sto signore che tanto potea fare
In quel la di Coriano lo han fatto scappare?
Chi ha per noi voluto questo “risolutore”
Che invece fino adesso raccoglie sol rancore?
Chi è che l’ha saputo tenere assai nascosto
e ad elezione fatta lo ha messo li in quel posto?
O illustrissimi duchi, amministranti con ardore
diteci se del Pd è un dono, oppure è del dottore!
Ma che dobbiam pensare del giovane assessore
che passa nell’UT* un sacco di sue ore?
L’agricoltura del luogo ancor non è risorta
Ma è per le grandi idee che entra e chiude la porta?
Certo esempi recenti ci mettono sospetto:
è stata l’abitudine di un pessimo soggetto
che qui non ha lasciato affatto un bel ricordo.
Ma chi lo deve riprendere non vede ed è anche sordo?
E che dobbiam pensare se poi un assessore
di fronte all’arroganza di un grande imprenditore
gli interessi di questi li va a contrattare
diritto in casa sua e non in quella comunale!
Va tutto bene sindaco? E’ così che s’ha da fare?
Se un cittadino è ricco può fare quel che gli pare?
E voi siete sicuri di rappresentar qualcuno
facendo ciò che prima di voi non ha mai fatto nessuno?
Certo gli imprenditori devono lavorare
bisogna fare ogni cosa che li possa aiutare
Ma andar in casa loro con il cappello in mano
genera il sospetto, è un comportamento strano!
Non parlerò di paghe sappiam che lì tra voi
non troverem di certo coerenti ed eroi.
Ognun tenga il malloppo non pensi di elemosinare
oppur fate scelte vere senza tergiversare.
Ricordo un signore che si chiamava Enrico
capo dei comunisti quand’erano un partito.
Dello stipendio suo da parlamentare
Lui si teneva sol stipendio di operaio normale.
Voi certo certe cose non le concepirete
in fondo è con la legge che vi misurerete.
Non penserete affatto a ciò che è morale
vi basterà che resti il tutto nel legale!
E allor se v’alzerete col solito cipiglio
Pensando di indicare quant’è brutto Silvio!
Sappiate che pensiam che se aveste il potere
fareste le stesse scelte per il vostro sedere!
Fausto Nottiberti
(*UT= Ufficio Tecnico)