L’INTERVISTA
La compagnia aerea Air Berlin ha messo in calendario i voli per Rimini senza che venissero acquistati da Riviera di Rimini Promotion un terzo dei biglietti. E’ il segnale che l’aeroporto “Fellini” diventa appetibile senza ulteriori investimenti da parte degli albergatori e delle istituzioni pubbliche provinciali. Un fatto impensabile fino a pochissimo tempo.
Lo scalo riminese nel 2011 dovrebbe raggiungere quasi il milione di passeggeri; sono stati 553.000 nel 2010 (più 45 per cento rispetto al 2009). A regime, tra voli low cost e charter Rimini è collegata con 25 nazioni per 60 destinazioni.
Pasqua
Il segnale positivo è stato archiviato per il ponte di Pasqua, dal 22 al 25 aprile. Più 187 per cento sull’anno precedente. In totale 11.500 passeggeri. Da e per 19 destinazioni suddivise in 10 Paesi europei (Russia, Italia, Olanda, Albania, Svezia, Germania, Inghilterra, Danimarca, Repubblica Ceca, Romania). Tredici le compagnie aeree operanti sul “Fellini” nel periodo pasquale.
Altro dato interessante è il numero complessivo dei passeggeri registrati dall’1 al 21 aprile 2011: 49.341, un aumento del 193,7% sull’anno precedente.
Come oramai tutti hanno messo a fuoco il turismo internazionale si va ad intercettare quasi soltanto con i voli. Chi usa l’auto è una rarità, oramai quasi un avventuriero all’Indiana Jones, sia per il tempo che ci si impiega, sia per i costi, sia per i pericoli. Ad esempio, nel 2006 i tedeschi via aerei scesi a Rimini furono 20.000, 50.000 nel 2007, 34.000 nel 2008, 56.000 nel 2009 e 68.000 nel 2010.
L’aeroporto “Fellini” sta incrementando voli e passeggeri. E questo nonostante la macchinosità delle prenotazioni dall’estero. Un vero e proprio percorso tortuoso. Invece, ci vorrebbe un po’ di semplicità. L’iter. La prenotazione deve essere fatta dall’albergatore, che poi si deve far rimborsare il biglietto. Tutti chiedono a gran voce che debba essere lo stesso cliente ad effettuare tutte le operazioni: dalla prenotazione al pagamento. Lo chiediamo al presidente Massimo Masini, l’artefice del rilancio dello scalo, già sindaco di Riccione. Argomenta: “Frena, frena, non è proprio così. Gli albergatori vendono il pacchetto completo, che include anche il viaggio in aereo. Una serie di clienti giungono a Rimini acquistando i biglietti direttamente dalle compagnie. E’ chiaro che se il cliente opera in proprio, gli albergatori sono più contenti”.
“L’acquisto da parte di Riviera di Rimini Promotion di almeno un terzo dei posti sui voli è stato l’elemento virtuoso che è riuscito a muovere tutto. Il motore che ha portato le compagnie a venire a Rimini. Dall’altra parte l’aeroporto si è mosso sugli sconti e il supporto promozionale. Ad esempio Ryanair vale per l’aeroporto 1,2 milioni di euro di ricavi, e noi reinvestiamo 800-900 mila euro l’anno. L’accordo con Windjet significa per noi un incasso di 5,6 milioni di euro a fronte di un investimento di due milioni”.
Il rilancio del “Fellini” parte nel 2006 con l’arrivo alla presidenza di Masini
NUMERI
Bilancio, pareggio nel 2012
– Ecco alcuni numeri di Aeradria, la società pubblica che gestisce lo scalo “Fellini”.
Addetti: 70 (90 in estate)
Ricavi 2010: 10 milioni
Debito 2010: 2 milioni
Ricavi 2011: 16 milioni
Debito 2011: un milione
Incassi pubblicitari
e parcheggi 2010: 1,8 milioni
Incassi pubblicitari
e parcheggi 2011: 3 milioni
2012: pareggio di bilancio
ARTICOLI CORRELATI ALL’INCHIESTA:
- Turismo, sarà un’estate d’oro?
- Turismo, l’internazionale passa per l’aeroporto
- Turismo, “senza” ministero e Enit con poche risorse
- Gabicce Mare, una crisi irrimediabile?
- “Per innovare serve una mente aperta”
- Turismo, come integrare l’entroterra al mare?
- I nostri ‘foconi’ a Cortina – Quando la promozione turistica si faceva con fantasia e pochi spiccioli