di Hossein Fayaz*
– Quale è la logica che muove la Variante Generale al Piano Regolatore di Morciano? Diciotto articoli per avere una vivibilità migliore o peggiore?
La lista civica Morciano futura capitanata da Claudio Battazza segretario del Pd in Valconca, vincitore delle elezioni comunali del giugno 2009 negli incontri preelettorali ripeteva:
1) Amministreremo il Comune con la partecipazione dei cittadini e prenderemo le decisioni discusse e condivise dalla maggioranza dei residenti;
2) – Costruiremo se servirà. Il Pru (Piano di riqualificazione urbana) Ghigi è un scempio;
3 – Risaneremo la grave situazione finanziaria del Comune;
Dopo 22 mesi d’amministrazione, a che punto sono queste promesse elettorali?
Per la realizzazione del primo punto sono stati avviati due iniziative: il primo “Urbanistica partecipata” richiesto dalla Legge Regionale riguardo al Pru Ghigi, ed il secondo per l’iniziativa dell’amministrazione “Bilancio partecipato”. A guardare i risultati, ambedue iniziative hanno raggiunto scarsi esiti.
A proposito della partecipazione effettiva dei cittadini alle decisioni importanti mediante il Referendum, ancora tarda l’approvazione del regolamento attuativo da parte del Consiglio comunale.
L’amministrazione Ciotti aveva delegato enormi poteri in campo dell’edilizia privata al dirigente dell’ufficio. Di conseguenza importanti autorizzazioni d’edilizia sono state rilasciate, senza il doveroso passaggio dal Consiglio comunale e dalla giunta. L’autorizzazione di costruire un edificio nell’ex Mangimificio Ghigi, rilasciata dall’ex responsabile dell’ufficio, senza tenere conto che la proprietà non aveva rispettato i termini dell’accordo 2003 è il risultato di quella delibera.
L’altro è l’autorizzazione di costruire un enorme centro commerciale di circa 3.500 mq nell’area ex Cantina Sociale, rilasciata nel giugno 2010.
La nuova Variante Generale (Variante Specifica 2010/2 VS_10_2 al P.R.G. vigente) adottata dal Consiglio comunale del 14 dicembre 2010 e pubblicata il 2 marzo 2011, con i suoi 18 articoli e 27 pagine di testo, porta altro cemento sul territorio.
L’articolo 3 della variante, comma 2 – modifiche e integrazioni all’Art. 11 delle Norme di Attuazione del vigente Prg riguardante Zona B2 che costituisce la maggior parte delle costruzioni esistenti e dei lotti edificabili – porta tre modifiche sostanziali al Prg di Morciano:
1) diminuisce la superficie utile dell’unità abitativa del 16%, riducendola dalle attuali 58 mq a 50 mq;
2) Concede ad ogni unità immobiliare di realizzare un appartamento (unità abitativa destinata in teoria ai genitori o suoceri anziani) di 28 mq, utilizzando una Legge Regionale applicata nelle grandi aree urbane che stabilisce il minimo invarcabile, con l’aggiunta della frase “ad esclusione di una sempre ammessa” al comma 1.
È prevedibile che molti beneficiari, ricavino nei loro locali un mini appartamento “loculo”. L’aumento non programmato degli abitanti, crea grossi problemi e disfunzioni nella fornitura dei servizi pubblici e comunali alla popolazione e rende precaria la sicurezza del Paese;
3) Aumenta del 33,33% l’ammissibilità del raggiungimento complessivo di una Superficie Non Residenziale di Superficie Utile per ogni Unità Immobiliare, alzandola dal 0,30 a 0,40 mq/mq.
Altre modifichesono particolarmente a danno della vivibilità ambientale, la mobilità, il verde privato, il paesaggio ed il corretto percorso degli atti amministrativi sono come segue:
1) Riduzione del 37,5% della superfice minima del terreno dell’Unità Immobiliare, riducendola da 800 mq a 500 mq (Art. 2, comma 1, Zona B1, modifiche e integrazioni all’Art. 10 delle N.A. del vigente P.R.G.);
2) L’estensione della “Monetizzazione degli standard” in luogo della realizzazione dei parcheggi alle zone B4 (vilette e case unifamiliari) e D4 (edifici ex industriali compreso ex Pastificio Ghigi). Tenendo conto dell’enorme quantità di superfice commerciale, uffici ed abitazioni previsti nell’area ex Ghigi, a nostro parere è del tutto inopportuno e non praticabile questa decisione (Art. 13, comma 1, punto d, Zone B4 e D4, modifiche e integrazioni all’Art. 53 delle N.A. del vigente P.R.G.);
3) Riduzione del 33,33% dei distacchi dai confini di proprietà nelle aree di pregio paesaggistico collinare di Via Panoramica e strategico del centro cittadino, denominati C1, portandogli da 7,5 ml a 5 ml, – articoli 14, 15, 16, 17 e 18, comma 3 “Parametri edilizi” modifiche e integrazioni alle schede C1 (m5), (m7), (m9), (m10) e (m19) del documento F.2.m degli “Elementi normativi – Schede prescrittive per la realizzazione dei piani attutivi”;
4) Conferisce ancora maggiori poteri discrezionali al dirigente dell’ufficio di Edilizia Privata (Art. 10, comma 1 – Modifiche e integrazioni all’articolo 40 bis delle N.T.A. del vigente PRG.). Questa modifica per quando concerne i parcheggi, concede un potere discrezionale enorme. Occorre portare sempre in Consiglio comunale tutte le convenzioni, per valutare l’interesse pubblico e decidere di conseguenza.
“Il Comitato per la difesa dei diritti del cittadino” entro il termine legale del 2 maggio 2011, presenterà le sue osservazioni.
*Comitato per la difesa dei diritti del cittadino