IL PUNTO
di Hossein Fayaz
– Vivibilità o cementificazione? E’ possibile ancora parlarne, oppure è già stato tutto compromesso? A guardare la collina coperta dagli edifici e il territorio sottostante senza differenze, l’ex sindaco Ciotti ha abbassato gli orizzonti della città.
L’ultimo incontro del percorso urbanistico “ Una carta per Morciano accessibile e sostenibile”, in una giornata sferzata dal freddo e dalla bufera di neve, si è svolto lo scorso 16 dicembre, nella sala del Lavatoio: 23 i presenti.
Il sindaco Battazza nell’introduzione ha affermato: “C’è stato un vantaggio reciproco tra noi e la proprietà. Noi come enti pubblici (Comune e la Provincia), abbiamo rinunciato ad acquistare 3.000 metri quadrati al prezzo prestabilito come dall’accordo 2003 e loro (la proprietà) ci fanno una costruzione di 1.200 metri quadrati alta 12 metri”.
Giorgio Paradisi, rappresentante del Rinnovamento Ghigi, nel suo intervento ha sottolineato: “Noi abbiamo prelevato l’ex Pastificio quando già c’erano le concessioni. Abbiamo pagato penali, oneri di urbanizzazione per 900.000 euro ed abbiamo costruito un parcheggio sotterraneo nel piazzale antistante la Ghigi, e non abbiamo potuto costruire niente. Ho incontrato il nuovo sindaco e ci ha detto, ‘ricominciamo’. Noi ci teniamo che le nuove costruzioni possano piacere ai cittadini e siamo disposti al confronto. Non mi sembra che le superfici siano in più rispetto all’accordo originale, in particolar modo quelle destinate al commerciale. Chiedo all’amministrazione di fare prima possibile”.
Moderatore l’architetto Giovanni Ginoccchini, all’apertura degli interventi, cogliendo l’occasione della presenza di Giorgio Paradisi, in nome del “Comitato per la difesa dei diritti del cittadino” chi scrive ha posto alcune domande.
La prima: “Per quale ragione la Società Rinnovamento Ghigi Srl, dovrebbe avere dei privilegi rispetto ad altri soggetti di Morciano? Avete 14.964 mq di terreno ed il Piano Regolatore Generale prevede un coefficiente di edificabilità di 0,50, cioè complessivamente 7.482 mq, con un’altezza massima di 10 metri ed un’area commerciale al pianterreno inferiore a 4.000 mq”.
Seconda domanda: “Perché volete congestionare il centro cittadino, costruendo un Ipermercato di 7.800 mq, addirittura 2.945 mq in più rispetto all’accordo del 2003, con uffici e abitazioni complessivamente 15.200 mq, circa il doppio di quello che un normale cittadino può realizzare?”.
Terza: “Perché come dall’articolo 10 dell’accordo riguardante l’inadempienza, per la penale da corrispondere al Comune, invece di 2.748.372,30 euro, ne avete pagato 90.313,74?
Non avete rispettato i tempi dell’accordo 2003, non avete terminato i lavori entro giugno 2008 e non avete riavviato e garantito il lavoro agli ex dipendenti del Pastificio Ghigi, almeno tutt’oggi.
Quarta questione: “Per quale ragione l’articolo 11 che riguarda il recesso dell’accordo, non deve essere applicato da parte del Comune di Morciano?
Nel rispondere alle domande, Giorgio Paradisi ha sorvolato su alcuni punti e non ha dato le risposte plausibili ad altri, ma da uomo pragmatico e da imprenditore, è sembrato più flessibile rispetto al “politico” Battazza.
Fabio Bartolini, Comitato “Morciano in Comune”, riferendosi alle proposte dei tecnici incaricati e l’accesa discussione e la compatta contrarietà dei residenti ed operatori economici all’idea di quattro torri nel centro cittadino, ha posto questa domanda: “Come vedete le torri in un Paese della vallata del Conca? Quali sono le ragioni per proporre la densificazione nel centro di Morciano? Aspetto anche una risposta dal sindaco”.
Ginocchini: “La verticalità (le torri) non mi spaventa e c’è anche nei piccoli Comuni. Va usata con molta cautela. La densificazione dei centri abitati va molto studiata, e si fa per non consumare i terreni agricoli.”.
Cristina Tartari altro tecnico incaricato ha aggiunto: “Non si deve sprecare la qualità della vita con il consumo del territorio. L’identità di un paese è costituita dai suoi paesaggi. Mi piange il cuore di vedere a Morciano da Via Panoramica, nel punto più alto del crinale della collina (C1/m9), il cartello vendesi terreno edificabile.”.
Ha chiuso il sindaco Battazza, senza alcun cenno sull’argomento del progetto di quattro torri al centro e riaffermando le posizioni di un anno fa.
“Il Percorso Urbanistico non si conclude stasera. A breve ci sarà un altro giro di incontri con le associazioni ed i soggetti già consultati in precedenza. La costruzione del parcheggio sotterraneo e la pedonalizzazione di Piazza Risorgimento fanno parte dell’Accordo di Programma del 28 ottobre 2002, ma al momento non abbiamo i soldi neanche per fare il progetto”.
“Rinnovamento Ghigi – ha continuato il sindaco – ha già in mano la concessione edilizia dell’area ex Mangimificio. Tutti i 7.800 mq del pianterreno non sono commerciali. Una parte avrà la funzione di servizi e magazzino del Centro Commerciale, ma la superfice ed i metri quadrati del totale e del pianterreno sono questi. Inutile che ci roviniamo il fegato con le discussioni, partecipando a queste riunioni fino a mezzanotte.
Ai tempi di Ciotti, i cittadini venivano a sapere, quando le decisioni erano già state prese e a cose fatte. Noi per i restanti tre anni e mezzo della legislatura, continueremo per la nostra strada. Se a voi non stanno bene le nostre decisioni, se e quando vincerete le prossime elezioni, farete diversamente.”.
Che amarezza questo ragionamento. Si capiscono meglio le ragione del poco entusiasmo alla partecipazione dei 6.200 cittadini e la non partecipazione assoluta dei circa ottocento stranieri residenti a Morciano agli incontri del Comune.
IL PUNTO
Consiglio vota appartamenti da 28 metri quadrati
– Lo scorso 14 dicembre, il Consiglio Comunale aveva all’ordine del giorno la modifica di 18 articoli delle Norme Tecniche di Attuazione 2008 del Piano regolatore generale. Quasi la totalità a favore dei proprietari dei pochi terreni salvati dalla cementificazione di via Panoramica, lotti ed edifici dei quartieri densamente abitati della pianura ed il centro ed aree ex industriali.
Tutti approvati – due articoli 4 e 8 ad unanimità ed altri 16 articoli con il sì di 11 consiglieri della maggioranza (il consigliere Giuseppe Lopalco era assente) ed il no di 4 consiglieri delle minoranze: Mario Garattoni, Filippo Gennari, Danilo Ottaviani ed Enzo Montani. Assente il consigliere Alberto Montanari.
Senza alcun intervento da parte dei consiglieri della maggioranza, anche questa volta Garattoni si è presentato con proposte, osservazioni e contestazioni scritte su tutti gli articoli.
I consiglieri Gennari, Ottaviani e Montani, su alcuni articoli, hanno avanzato critiche e proposte ragionate e sensate che da parte della maggioranza non sono stati minimamente prese in considerazione.
La modifica peggiorativa, delle zone B1, aree urbane residenziali, in pratica la maggior parte degli edifici abitativi e terreni edificabili di Morciano, la dimensione minima dell’unità abitativa, dagli attuali 58 metri quadrati è stata abbassata a 28. Nel futuro, avremo tanti “loculi” al posto degli appartamenti.
Il consigliere Danilo Ottaviani, ex vice sindaco e assessore delle giunte Ciotti, a proposito di appartamenti da 28 metri dichiarò: “Come immobiliarista l’avrei voluto fare, ma per i suoi effetti devastanti di costruire tanti alveari ed il sovraffollamento non sostenibile del territorio comunale, non abbiamo neanche pensato di prendere una decisione del genere in esame”.
Altre due decisioni a danno della vivibilità del Paese. Abbassamento delle distanze da confine di proprietà da 7,5 metri a 5, nei terreni di pregio paesaggistico di via Panoramica. Eliminazione dell’obbligo della rotonda all’ingresso e variazione degli standard di parcheggi pertinenziali e di aree per il carico e scarico merci nel nuovo Centro Commerciale di 3.393 mq – su un terreno di 7.925,77 mq -, attualmente in fase di costruzione nell’area dell’ex Cantina Sociale.
I tecnici incaricati sostengono che la verticalità e le quattro torri al centro, servono per salvare il verde della collina ed il bacino del fiume Conca. Abbiamo serie ragioni per temere la costruzione delle torri al centro ed il consumo totale del verde della collina ed il bacino del fiume. La prova sta nel fatto che il sindaco Battazza e la sua giunta, durante gli incontri del “Percorso Urbanistico” non hanno accolto pubblicamente, neanche una delle dodici proposte dei Comitati cittadini al riguardo del Pru (Piano di riqualificazione urbana) Ghigi, protocollate lo scorso 22 ottobre.