Cattolica ha detto “no” alla tassa di soggiorno. I turisti in vacanza non si troveranno l’odioso balzello sul conto. Almeno per il 2012. La cifra messa a bilancio come ipotesi d´entrata per l’imposta di soggiorno si aggirava sul milione e 200 mila euro. Ben 420 mila euro sono stati messi a disposizione dagli operatori (350 mila euro gli albergatori, 60 mila euro le Cooperative Bagnini e Chioschisti e 10 mila euro la Casa del Pescatore).
“Sin dalla campagna elettorale dello scorso anno sostenevamo l´iniquità dell´imposta di soggiorno e dal momento del nostro insediamento abbiamo avviato tavoli di confronto con le categorie economiche per studiare insieme a loro soluzioni alternative – spiegano il sindaco Piero Cecchini e il vicesindaco Alessandro Bondi – A Cattolica non sarà applicata alcuna imposta sulle presenze turistiche e l´accordo con gli operatori, i quali verseranno un contributo a sostegno dello sviluppo della città che andrà a coprire parte delle entrate ipotizzate con la tassa di soggiorno, farà sicuramente scuola nel settore dell´economia turistica della Riviera. La lungimiranza degli operatori economici e degli amministratori di Cattolica ha evitato l´applicazione di un balzello che avrebbe gravato sulle tasche dei turisti rischiando di provocare un danno di immagine che avrebbe indebolito tutta l’economia locale.”
Il contrubuto però non è sufficiente. “Il resto della somma verrà reperita andando ad incidere lievemente sull´Imu secondaria – concludono Cecchini e Bondi – e le risorse ottenute verranno ovviamente
investite in progetti turistici: organizzazione di eventi e iniziative, rifacimento degli arredi urbani , promo-commercializzazione della Città,ambiente e verde pubblico.” Che dire. Bravi.