Sono stati presentati questa mattina i dati del sistema Confcooperative. Ad oggi le cooperative aderenti sono 240 comprese le Banche di Credito Cooperativo. Nel 2011 sono cresciuti gli addetti, è aumentato il fatturato, in calo invece risulta il numero dei soci, in leggera flessione anche il capitale sociale a dimostrazione che le cooperative per far fronte alla crisi e tutelare l’occupazione hanno utilizzato fino in fondo gli ammortizzatori interni.
I comparti più rappresentativi, per numero di cooperative, sono il sociale con 69 cooperative, i servizi con 53, l’agroalimentare con 50. Quest’ultimo comparto, l’agroalimentare, ha un peso significativo anche come Valore della produzione, poiché ne costituisce circa l’ 80 % del totale.
Per il valore della produzione torna il segno positivo nel 2011, anno in cui il dato si attesta su 3.687 milioni di euro, con un + 10,92% rispetto al 2010. Tra i comparti che trainano questo dato positivo ci sono l’Avicunicolo, il Sociale, il Forestale e i Servizi; andamento positivo anche per Vitivinicolo e Ortofrutta, mentre si evidenzia il blocco davvero critico del mondo edilizio nei segni negativi sia del settore Costruzioni che di quello Edilizio abitativo.
L’occupazione registra segno positivo nel 2011. Il dato è più convinto di quello del 2010, pur con segno + anche in quell’anno: gli addetti occupati nelle cooperative nel 2011 sono risultati 13.735 rispetto ai 12.748 dell’anno precedente. Vi contribuisce in modo fondamentale il settore Servizi, crescono gli addetti anche nel Sociale e nell’Avicunicolo. L’occupazione femminile in questo contesto aumenta. Sul totale degli addetti le donne sono 8.201, in costante crescita.
E’ invece di segno negativo il dato relativo ai Soci, che tornano sotto la soglia dei 40.000, passando a 38.554 nel 2011. Questo dato è condizionato da una diminuzione dei soci nel settore dei Servizi, del Turistico e del Vitivinicolo.
Tra gli indicatori che consentono una analisi più articolata della consistenza del movimento cooperativo associato a Confcooperative, uno riguarda il Capitale sociale che mostra una leggera sofferenza rispetto al passato, causata dall’andamento economico negativo e dagli sforzi fatti dalle cooperative per tutelare l’occupazione: – 0,65% nel confronto tra 2010 e 2011 anno in cui il capitale sociale delle cooperative si attesta sui 66.005 milioni di euro rispetto ai 66.394 milioni dell’anno precedente.
Il Patrimonio netto, che aumenta seppur in modo contenuto, è di 494.054 milioni di euro (488.162 milioni di euro era il dato del 2010), le retribuzioni erogate nel corso del 2011 raggiungono i 342.897 milioni di euro, anche qui si rileva un dato in aumento (+8,59 %) legato in parte all’aumento degli occupati; in decisa crescita gli oneri finanziari sostenuti nel 2011 che raggiungono in totale oltre 22 milioni di euro, aumentano infine anche le imposte pagate che nell’esercizio 2011 superano i dieci milioni di euro, a fronte dei 6.311 milioni di euro del 2010. Un dato questo che evidenzia come anche il sistema cooperativo, contrariamente a quanto viene spesso sostenuto, contribuisca direttamente al bilancio pubblico, oltre a farlo con il minor utilizzo di ammortizzatori sociali e con l’inserimento occupazionale di fasce deboli. Nel corso del 2011, tra l’altro, le manovre dl Governo (in particolare la famosa manovra d’agosto) avevano ulteriormente inasprito la pressione fiscale a carico delle cooperative.
Infine i risultati delle sette Banche di Credito Cooperativo della nostra provincia, che sono presenti sul territorio con 110 sportelli e rappresentano oltre 18.000 soci. Le BCC registrano un leggero calo alla voce Impieghi (- 1,39%) attestati sui 3.973 milioni di euro e un – 3,16% sui depositi che passano da 3.958 a 3.833 milioni di euro. Queste cifre dimostrano che i risparmi delle famiglie e delle imprese sono fortemente diminuiti, ma nonostante ciò gli Impieghi sono maggiori rispetto alla Raccolta.