Spazio e fiducia al documentario. Da giovedì 12 aprile, alla Cineteca Comunale di via Gambalunga 27 a Rimini: nove appuntamenti d’autore che, sotto il titolo di “Don’t you like doc?”, tenteranno di (di)mostrare la vivacità e la complessità di un genere guardato ancora con diffidenza dal pubblico e non particolarmente amato da distributori ed esercenti. Eppure, se oggi, in Italia, c’è un cinema che si sporca le mani con l’attualità, che si misura con la storia e s’interroga sul futuro, che s’inventa nuove strategie di produzione e ricerca forme espressive e di narrazione originali, quello è proprio il documentario. Lo spunto, da cui nasce questo ciclo, è la sesta edizione di “Doc in tour”, progetto itinerante che Regione e D.E-R. (Associazione documentaristi emiliano-romagnoli) promuovono nella sale del circuito FICE (Federazione italiana cinema d’essai) per favorire la circolazione di una cinquantina di opere di produzione o di ambientazione regionale, tre delle quali sono sono state qui selezionate. Si comincia, appunto giovedì 12 aprile (ore 21, ingresso libero), con Due o tre cose che so di lei – Tonino Guerra e la Romagna di Francesco Conversano e Nene Grignaffini, un omaggio al poeta e sceneggiatore santarcangiolese a poche settimane dalla sua scomparsa, che in questa sorta di autoritratto impagina un suo personale e inconfondibile dizionario romagnolo carico di affetto e di osservazioni sull’importanza del dialetto, sul valore delle immagini e sulla memoria dei luoghi. Riflessioni che animeranno, a fine proiezione, l’incontro tra Rita Giannini, Miro Gori e i registi.
Secondo appuntamento, lunedì 16 aprile (ore 21, ingresso libero), con Tomorrow’s Land di Andrea “Paco” Mariani e Nicola Zambelli, in concorso al David di Donatello: nel villaggio di At-tuwani, nelle colline di Hebron, i contadini palestinesi, con l’aiuto di alcune organizzazioni non governative, tra cui Operazione Colomba della Comunità Papa Giovanni XXIII, sperimentano una resistenza non violenta all’occupazione israeliana. A fine proiezione, promossa da “Doc in Tour” in collaborazione con la Casa della pace e l’Istituto di scienze dell’uomo di Rimini, interverranno Andrea Mariani e Alessandra Zaghini, volontaria di Operazione Colomba. Il concetto di resistenza e di alcune sue possibili pratiche (ideologiche, politiche, ma anche esistenziali, fisiche ed estetiche) tornano negli altri documentari in cartellone, costituendone, per così dire, il filo conduttore. Piuttosto fiacca, in verità, fu quella di cui diede prova la maggior parte del popolo italiano difronte alla propaganda di regime rievocata con filmati originali da Marco Bechis ne Il sorriso del capo: un film di montaggio che attinge al repertorio straordinario e sterminato dell’Istituto Luce e intorno a cui converseranno, venerdì 20 aprile (ore 21, ingresso libero), Massimo Pulini, assessore alla Cultura del Comune di Rimini, e Gigi Riva, giornalista e sceneggiatore del film. Primo di tre incontri dedicati al “25 aprile” e promossi in collaborazione con l’A.N.P.I. e l’Istituto per la storia della Resistenza e dell’Italia contemporanea di Rimini. Si uniscono e lottano in difesa dei sapori (e dei saperi) della terra gli agricoltori, i pastori e gli artigiani di Genuino clandestino di Nicola Angrisano, in programma lunedì 23 aprile (ore 21, ingresso libero). A parlare di distribuzione a km zero, di filiera corta e di stili di consumo sostenibili e consapevoli interverrà, per il collettivo Angrisano, Raffaele Aspide, in una serata targata anch’essa “Doc in Tour” e che coinvolgerà RiGAS (Gruppo di acquisto solidale) e Slow Food Malatestiana di Rimini. Con la storia (vera) di Rudolf Jacobs. L’uomo che nacque morendo, capitano della Wehrmacht passato alla Resistenza, venerdì 27 aprile (ore 21, ingresso libero), si offre un esempio eroico di amore per la libertà (e la giustizia) spinto fino al sacrificio di sé: un film complesso e di grande libertà formale che mescola voci, storie e materiali. Ne discuteranno il regista Luigi M. Faccini, Miro Gori e Marina Piperno, produttrice e interprete del film. Secondo appuntamento dedicato al “25 aprile”. Con Fragheto, una strage, perché? di Florestano Vancini, lunedì 30 aprile (ore 21, ingresso libero), si completa il trittico dedicato alla Festa della Liberazione e organizzato assieme all’A.N.P.I. e all’Istituto per la storia della Resistenza e dell’Italia contemporanea di Rimini: un film inchiesta realizzato per la Rai, all’inizio degli anni ottanta, dal regista, tra gli altri, di Bronte e Il delitto Matteotti; un reportage che ricostruisce, con i ricordi dei testimoni, l’eccidio (uno dei tanti) commesso dai nazifascisti durante la Seconda guerra mondiale nel comune di Casteldelci nell’aprile del 1944. Ne discuteranno Miro Gori e Antonio Mazzoni.
Originale, e per nulla retorico, il modo di festeggiare l’Unità del Paese escogitato in Italica 150 di Serena Tommasini Degna, in calendario lunedì 7 maggio (ore 21, ingresso libero): un autentico tour de force, una marcia di oltre 2000 km e lungo strade secondarie, da Vetta d’Italia a Capo Passero, alla (ri)scoperta di luoghi e racconti. Di questa esperienza ne parlerà, assieme alla regista, lo scrittore Enrico Brizzi, che ne è stato uno dei protagonisti. A promuovere questa terzo incontro siglato “Doc in Tour”, l’associazione La pedivella di Rimini. Penultimo appuntamento, venerdì 18 maggio (ore 21, ingresso libero), con Il castello di Massimo D’Anolfi e Martina Parenti, premio speciale della giuria al festival di Torino: girato all’interno dell’aeroporto di Malpensa, registra l’assurdità di un (non) luogo ossessionato dalla paura e dalla sicurezza, dove una sola donna pare capace di ritagliarsi e difendere, tra apparati e procedure di controllo, uno spazio di umanità. A fine proiezione, interverranno i registi. Infine, sarà lo scrittore Ermanno Cavazzoni a chiudere, sabato 26 maggio (ore 21, ingresso libero), la rassegna, introducendo Formato ridotto, film a episodi realizzato assieme a Enrico Brizzi, Emidio Clementi, Ugo Cornia e Wu Ming 2: un progetto sperimentale e dagli esiti sorprendenti di riscrittura e rielaborazione di immagini provenienti dall’Archivio nazionale del film di famiglia. La serata è organizzata su proposta di Home Movies di Bologna.