“Con la scomparsa del dott. Luciano Chicchi, presidente di Uni.Rimini – dichiara Barbara Bonfiglioli vice-presidente dell’ente in rappresentanza del Consiglio di Amministrazione – ci lascia un uomo che ha saputo amare con passione la sua città, Rimini, anticipando i tempi, guardando lontano e oltre gli steccati delle ideologie. Ha contribuito a realizzare, fra le altre cose, il Polo Universitario di Rimini, la realtà che ha fortemente voluto e sostenuto in qualità di Presidente di Uni.Rimini S.p.A, ed ha servito con entusiasmo e abnegazione, impegnando ogni pensiero e tutta la sua energia. Il frutto di anni di intenso lavoro, portato avanti con l’unico interesse del bene comune, è oggi sotto gli occhi di tutti: il nuovo Campus di Rimini, forte di migliaia di studenti e laureati, di centinaia di docenti, di un nuovo e innovativo dipartimento in Scienze per la Qualità della Vita, e le tante importanti iniziative che hanno saputo prima avvicinare e poi legare con rapporti strettissimi il mondo della Ricerca e della Formazione universitaria con il tessuto imprenditoriale del territorio. Come Uni.Rimini S.p.A. continueremo ad impegnarci nel solco che ha tracciato con il suo esempio, per portare a compimento il progetto di ampliamento, sviluppo e integrazione del nuovo Campus di Rimini con la città, così come il dott. Chicchi ci ha insegnato”.
Cattolico fervente e sempre aperto al dialogo, Luciano Chicchi nasce a Rimini il 19 gennaio 1938. Dopo la laurea in Economia e Commercio insegna presso un istituto tecnico riminese. Nel 1965 entra all’Azienda di Soggiorno di Rimini come responsabile delle attività promozionali e delle pubbliche relazioni, divenendone poi direttore nel 1971. Sono anni di notevole impegno nel settore economico e turistico locale e regionale. Già nel 1968 è tra i promotori di Promozione Alberghiera, la più importante cooperativa turistica d’Italia. Nello stesso periodo, lavora attivamente alla costituzione di una società per la realizzazione del palazzo dei congressi, con il coinvolgimento di operatori pubblici e privati. Più tardi, nel 1974, costituisce il Centro Studi Turistici, osservatorio di ricerca e analisi del mercato turistico internazionale che si rivelerà un prezioso punto di riferimento per molti esperti del settore.
Nel ’74 passa, in qualità di direttore generale, all’Ente Fiera di Rimini che, sotto la sua guida, vede incrementare il numero delle manifestazioni organizzate da 2 a 9, delle quali 5 di assoluto rilievo internazionale. Proprio in questo periodo, Rimini conosce un grande sviluppo nel settore espositivo e si inserisce tra i primi 5 centri fieristici italiani. Nel settembre 1983 viene nominato direttore generale dell’Ente Fiere di Bologna, secondo ente fieristico italiano per importanza dopo Milano e quinto in Europa per numero di visitatori, di espositori e metri quadrati venduti. Sotto la sua guida, l’Ente compie un notevole passo avanti in termini economici e di posizionamento sul mercato di settore. Mantiene tale incarico fino 2001. Dal marzo 1993 è presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Rimini, che guida per 15 anni, fino all’aprile 2008, portandola – attraverso molteplici e significativi interventi – ad assumere un ruolo di grande rilievo per il territorio riminese in termini di impulso e contributo allo sviluppo culturale, sociale ed economico della comunità locale.
Nel maggio 2002 viene nominato presidente di Uni.Tu.Rim. Spa, (poi Uni.Rimini Spa) la società consortile privata – di cui fanno parte istituzioni pubbliche e private del territorio – che gestisce la sede riminese dell’Università di Bologna, carica tuttora in corso. Ha inoltre ricoperto la carica di vice presidente di Fairsystem spa, società per la realizzazione di fiere in Italia e all’estero, è stato coordinatore operativo della partecipazione italiana all’esposizione universale di Tsukuba ’85 e membro nel 1986 del Comitato scientifico del Consorzio Venezia Expò. Ha ricoperto la carica di consigliere di amministrazione della società Oikos Ricerche e di altre società impegnate nel settore fieristico.
Socio del Rotary Club di Bologna ovest fino al 1996, ed oggi del Rotary Club di Rimini. Nel 1994 gli è stato conferito il riconoscimento “Paul Harris Fellow” dal Rotary Club di Catania. Nel 2001 è stato insignito dalla Santa Sede della speciale onorificenza di Commendatore dell’Ordine di San Gregorio Magno. In precedenza, nel 1996, aveva ricevuto il titolo di Cavaliere al merito della Repubblica Italiana.
I messaggi di cordoglio. “Con Luciano Chicchi – ha detto il Sindaco di Rimini Andrea Gnassi – se ne va una delle figure di riferimento della vita politica e sociale della città. Un uomo che nella sua vita ha sempre saputo intrecciare all’impegno la passione più vera, caratterizzando con la sua intelligenza e capacità il cammino dell’intera collettività cittadina. In questi anni molti sono stati i momenti d’incontro. Un confronto sul fare e sulle cose per la nostra città in cui, aldilà dell’identità di pensiero e della dialettica dei punti di vista anche vivace, non è mai mancato ne il rispetto ne un sentimento d’affetto sincero. Tra i tanti ruoli di grande responsabilità che Luciano ha ricoperto voglio ricordare quello legato all’Università che lo ha visto promotore e sempre in prima fila nella nascita, nello sviluppo e nella difesa del Polo riminese. Se oggi l’Università riminese da un sogno è diventata una realtà consolidata è anche grazie al suo impegno e alla sua passione. Ad Annarosa, e attraverso lei all’intera famiglia, mi stringo con un abbraccio personale e dell’intera Amministrazione comunale, certo d’interpretare la vicinanza più sincera dell’intera città.”
“Con dolore ho appreso la notizia – dichiara Massimo Pasquinelli, attuale presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Rimini.- È difficile esprimere cosa abbia rappresentato per me, per tanti, per la città, tale è stato il suo apporto alla vita culturale, civile e istituzionale del nostro territorio. Lo ricordo anzitutto come Presidente della Fondazione Cassa di Risparmio, che praticamente mise in piedi dal nulla fino a portarla ad essere uno dei soggetti più vitali e significativi di Rimini. Ho bene in mente la dedizione che ha messo, insieme a uomini come Giuseppe Gemmani e Luciano Manzi, nel comune lavoro per far nascere e consolidare il Polo Universitario. Ma dovrei dire anche della Fiera, che ha diretto negli anni ’70, dell’Azienda di Soggiorno, di Promozione Alberghiera e di tante altre iniziative che lo hanno visto convinto protagonista e spesso pioniere. Luciano Chicchi inoltre rappresenta ed ha rappresentato per me personalmente, e per tanti altri amici, una testimonianza viva di come la fede cristiana possa generare un’intelligenza sociale prodiga di risposte ai bisogni della comunità e di opere che concorrono alla costruzione del bene comune. La sua convinta adesione alla dottrina sociale della Chiesa gli ha consentito uno sguardo complessivo sulla realtà’. Tale appartenenza, vissuta e dichiarata, ha saputo renderla viva alle generazioni successive facendoci condividere la gioia di un’amicizia fondata non sui sentimenti ma sulla certezza che la vita e’ bella, positiva sempre e da vivere fino in fondo”.
“Con la scomparsa di Luciano Chicchi – dichiara Mauro Gardenghi segretario generale di Confartigianato – Rimini ha perso uno dei suoi uomini migliori ed io ho perso un grande amico. Fino all’ultimo, nonostante la malattia, ha continuato, con dignità, coraggio, generosità e passione, ad occuparsi del bene comune. Luciano lascia un vuoto incolmabile.”
“Sono profondamente addolorato per la scomparsa di Luciano Chicchi, che conoscevo da tanti anni e che ha saputo affermare e consolidare il ruolo del territorio riminese – ha detto il consigliere regionale Roberto Piva. È con un sentimento di sincero cordoglio che esprimo le più vive condoglianze alla moglie e alla famiglia tutta.” Anche il segretario provinciale del Pd Emma Petitti e il Partito democratico di Rimini esprimono il più sentito cordoglio e vicinanza alla famiglia per la scomparsa di Luciano Chicchi. Il suo impegno e il suo operato hanno contribuito in maniera notevole a costruire la Rimini che oggi conosciamo. La città ha potuto cogliere in tutti questi anni i frutti del suo serio lavoro e della sua lungimiranza nella promozione del turismo, dello sviluppo economico, della cultura e dell’Università. Una personalità a tutto tondo, con cui non sono mancati momenti dialettici ma sempre i! mprontati al massimo rispetto, il cui segno resterà indelebile nella storia della nostra comunità.