È la prima volta – scrive il Consigliere Marco Lombardi (Pdl) relatore di minoranza – che il totale di tutte le entrate della Regione al netto dell’avanzo, delle alienazioni patrimoniali e dei mutui a pareggio, vedrà una flessione reale. Se è vero – aggiunge il consigliere – che negli esercizi precedenti ci sono stati minori trasferimenti statali, molto enfatizzati dalla Giunta e dalla maggioranza in quest’aula, nella realtà le entrate proprie della Regione non erano mai diminuite rispetto all’esercizio passato in quanto bilanciate dall’aumento di altre entrate. E quindi – ha detto Lombardi – credo che al momento della redazione del Bilancio 2013, qualche assessore o qualche dirigente se non addirittura il presidente Errani, abbia pensato: ridateci Tremonti.
Tutti i settori economici della nostra regione – ha ricordato – prevedono, nel 2013 segni negativi, e conseguentemente anche l’occupazione sarà in flessione, ecco perché, gli interventi di politica economica e sociale che la Regione può mettere in campo oggi assumono un rilevo essenziale non accessorio rispetto al contesto generale e indicano la necessità di un cambiamento e non riproporre “uno modello di bilancio standardizzato e sempre uguale a se stesso, come quello proposto, privo di quell’innovazione che spesso dal ‘palazzo’ si pretende dalle nostre imprese, ma che poi al proprio interno viene frenata se non travolta dalla pratica tesa ad una burocratica conservazione.