Obiettivamente, non ho trovato una sola ragione per apprezzare la “pedalata alcolica” sul lungo mare. C’è crisi e bisogna inventarsi qualcosa, ma a forza di organizzare feste da sballo, il rischio di diventare la città del degrado è reale. Fra l’altro, mentre con la Notte Rosa il Comune prova a fare tendenza ed a creare un prodotto turistico e con la Molo Street Parade punta sulla musica per animare la zona del porto, questa “pedalata” non ha nessuna valenza ne di immagine ne promozionale ne di indotto, ma da solo libero sfogo alla nefasta abitudine dei nostri giovani di esagerare con l’alcol. Il fatto che non siano accaduti fatti eclatanti non significa nulla, perché non credo si debba attendere il guaio per capire la portata negativa di una iniziativa simile. È chiaro che in vacanza la gente e soprattutto i giovani si vogliono divertire, ed il divertimento a volte è “eccesso”, ma non credo sia compito del Comune promuovere gli stili di vita eccessivi.
Noi che viviamo di alberghi e di pubblici esercizi, abbiamo il problema di educare i turisti giovani e meno giovani ed una uso responsabile dell’alcol che gli consenta di divertirsi ma non gli permetta di diventare un pericolo per se e per gli altri. Non possiamo pensare di limitare la vendita di alcolici nei supermarket dopo una certa ora e poi sponsorizzare un rito collettivo come la “pedalata alcolica”. Detto questo poi vengono anche i disagi per i residenti ed i turisti con famiglie che non hanno dormito ed al mattino si sono trovati una città sporca e piena di bottiglie, e poi credo venga anche l’imbarazzi delle forze dell’ordine che devono vigilare su una manifestazione inutile come questa. In tempo di tagli, un taglio a questa manifestazione credo non dispiacerebbe a nessuno e sarebbe un bel segnale anche per quei ragazzi che vi hanno partecipato.
Marco Lombardi, consigliere regionale (Pdl)