Il filo conduttore è Elisa, una ragazza italiana di origine africana, interpretata da Emanuela Bianchini. Lo spettacolo affronta la tematica dell’integrazione fra etnie diverse attraverso storie di immigrati ed emigranti. La chiave di lettura è il parallelo tra l’Italia di oggi, meta di immigrazioni e di speranze come le drammatiche cronache quotidiane ci riportano, e quella del primo ‘900, quando a partire con aspettative di una vita migliore erano proprio gli italiani. L’Italia è il luogo in cui le diversità divengono un’ unica grande cultura. L’idea del regista e coreografo italo-africano Mvula Sungani, è che: “…con le sue grandi differenze culturali millenarie, partendo dall’antica Roma, in cui vivevano genti provenienti da tutto l’impero, passando per le dominazioni che si sono susseguite fino alla nascita della nazione, e arrivando alle immigrazioni dei nostri giorni, l’Italia ha sublimato le diversità costituendo un grande patrimonio artistico-culturale unico al mondo”. Per questa nuova opera Sungani prende spunto dalla propria storia personale e più precisamente dalle vicende del padre, medico africano del Malawi, che approdò in Italia alla fine degli anni sessanta, dove si laureò e sposò una italiana dalla quale ebbe due figli. ”Italia, la mia Africa”, è quindi uno spettacolo autobiografico, uno spettacolo in cui il balletto è una romantica visione della nostra nazione letta con gli occhi di chi in sé ha due anime solo apparentemente distanti, ma il cui soffio vitale è generato da un unico cuore. I movimenti, i suoni e gli echi lontani che partono dal mediterraneo ed arrivano fino al Malawi, sono alla base della struttura coreografica. L’essenza dello spettacolo è la contaminazione tra la danza moderna e quella etnica, tra musica “colta” e popolare (italiana e africana), tra i corpi scultorei dei danzatori e le voci evocative dei cantanti: l’obbiettivo è quello di far suonare i corpi e danzare le voci. Questa nuova creazione è un racconto fatto di storie e suggestioni visive di tipo cinematografico. In questa nuova opera Sungani ha voluto ritmi e sonorità che daranno “voce” ai momenti narrativi, creando così una colonna sonora fatta di grandi melodie d’autore rese omogenee da strumenti etnici. Il tutto naturalmente dal vivo in un amalgama di suoni ancestrali e futuribili dove ritmi e percussioni si esaltano attraverso il sapiente contributo dei loops e dell’elettronica. Mvula Sungani è naturalmente regista, coreografo e light designer di “Italia, la mia Africa”; i costumi di Giuseppe Tramontano, le realizzazioni multimediali di Antonio Agostini, le musiche e gli arrangiamenti del M° Riccardo Medile. Inizio spettacolo domenica 19 febbraio ore 16,00 al Teatro della Regina in Piazza Repubblica 1 – Cattolica. Per informazioni 0541-966778
PREZZO BIGLIETTI
Platea – Palchi I e II ordine
Intero Euro 21,00 – Ridotto Euro 19,00
Galleria
Intero Euro 19,00 – Ridotto Euro 17,00
Palchi III ordine
Unico Euro 17,00