Dopo la mobilitazione su Imu e patto di stabilità, il Partito democratico di Rimini continua il lavoro con i sindaci e la Provincia per difendere la specificità riminese e il territorio nella partita del riassetto istituzionale e dei tagli alla spesa. Ieri il segretario provinciale PD Emma Petitti (foto) ha incontrato il presidente della Provincia Stefano Vitali e i primi cittadini dei Comuni del riminese (presenti fra gli altri Andrea Gnassi, Mauro Morri, Giorgio Pruccoli, Claudio Battazza, Piero Cecchini, Stefano Giannini, Daniele Amati, Franco Antonini). Si è trattato di un incontro preliminare in vista del confronto che si terrà a breve con la Regione e i rappresentanti regionali PD, e successivamente con le federazioni PD della romagna.
E proprio ieri è emerso che a rischio non sono solo Questura e Prefettura: la bozza messa a punto dai tecnici del ministero della Giustizia porterebbe alla chiusura di oltre 280 uffici giudiziari, tra tribunali, procure, e sezioni distaccate. Il criterio sarebbe mantenere tre tribunali per ognuno dei 26 distretti di Corte d’appello (quello di Bologna comprende il territorio dei circondari dei Tribunali di Bologna, Ferrara, Forlì, Modena, Parma, Piacenza, Ravenna Reggio Emilia e Rimini).
“Con i nostri sindaci e la Provincia ci troviamo a giocare una partita in cui di volta in volta vengono cambiati parametri e punti di riferimento – spiega Emma Petitti -. Non possiamo permetterci di subire il riassetto istituzionale, vogliamo essere protagonisti come stiamo facendo sul tema delle Unioni dei Comuni. Per questo nel processo di accorpamento delle Province difendiamo la specificità riminese, che con i suoi 17 milioni di presenze non può essere ricondotta ai calcoli burocratici con cui il Governo sta pensando di cancellare le Province e gli altri organi territoriali. Non può essere un decreto a dare risposta al riordino istituzionale, dobbiamo essere noi a fare la ‘rivoluzione’ dal basso puntando ad un vero federalismo”.
PD, Provincia e sindaci riminesi faranno sentire la propria voce con un documento congiunto che sarà portato al confronto con la Regione Emilia-Romagna e con i territori e le federazioni PD della Romagna. Intanto alcuni paletti sono già stati posti nell’incontro di ieri, riassume Petitti.