Sociologo, poeta, educatore, non violento, Danilo Dolci nasce a Trieste nel 1924 e muore a Trappeto (Palermo) nel 1997. Il 14 ottobre 1952, sul letto di un bambino morto di fame, Danilo Dolci dà inizio al primo di numerosi digiuni, che daranno grande popolarità alle sue battaglie per il lavoro, per il pane, per la democrazia. La protesta viene interrotta solo quando le autorità si impegnano a realizzare alcuni interventi urgenti in favore delle poverissime popolazioni siciliane. La stampa comincia a parlare di Dolci come del “Gandhi italiano”. Nel 1956 organizza lo “sciopero alla rovescia”, con centinaia di disoccupati impegnati a riattivare una strada comunale resa intransitabile dall’incuria delle amministrazioni locali. La reazione dello Stato è repressiva: una carica delle forze dell’ordine disperde i manifestanti, mentre gli organizzatori vengono arrestati e tradotti all’Ucciardone. Autore di numerosi libri di poesia e di saggi su educazione e comunicazione, Dolci muore a Trappeto il 30 dicembre 1997 al termine di una dolorosa malattia.
Sarà dedicata a quest’uomo “fuori dagli schemi” forte e fragile allo stesso tempo, la rassegna “Memoria e Utopia”. Organizzata da Università Aperta “Giulietta Masina e Federico Fellini” di Rimini, in collaborazione con il Comune e la Provincia di Rimini. La prima fase del progetto prende il via domani venerdì 12 ottobre e vede coinvolti il liceo classico “Giulio Cesare” di Rimini (professoressa Cecilia Franchini) e il liceo scientifico “Albert Einstein” di Rimini (professori Manuela De Luigi e Francesco Saverio Succi).
Prosegue nel 2013 con due iniziative aperte anche alla cittadinanza che si svolgeranno giovedì 28 febbraio 2013 ore 16.30, alla Cineteca, proiezione del film “Memoria e Utopia”, diretto dal regista Alberto Castiglione, che sarà presente in sala. Seguirà giovedì 18 aprile 2013 ore 16, Sala del Giudizio, Museo della Città, interventi di Giuseppe Barone, biografo di Danilo Dolci, e del magistrato cattolichino Piergiorgio Morosini.