Teresa Battarra è morta lo scorso 10 gennaio, attorno alle 11 del mattino. Si è spenta, lentamente, in una settimana, come una candelina. Aveva compiuto 100 anni lo scorso 27 settembre. Abitava al Villaggio Argentina. Attorniata dai figli, Loretta, Guido, Duilio (per tutti Speranza), Maria, Rosa e Gustavo, ed un nugolo di nipoti, nipotini e nipotissimi, in quel giorno caldo ci fu una bella festa.
A salutarla il sindaco Stefano Giannini con tanto di fascia e don Claudio. Teresa nasce a Riccione e sposa Alfredo Cecchini, scomparso nel ’75. Fisico minuto ma dalle energie inesauribili, grande lavoratrice, generosa, era molto brava in cucina. Quattro i piatti che non sbagliava anche ad occhi chiusi: la tagliatella al ragù e il tagliolino in brodo; il coniglio e il pollo al tegame. I figli, in coro: “Una vita dedicata alla famiglia, con un grande amore per la vita. Sempre positiva. Quando si parlava di morte, come succede spesso nei discorsi con persone di una certa età, tagliava con il fatto che è il diavolo che muore”. Che la terra le sia lieve.