“Se servire gli altri pesa, cambia mestiere”. E’ la parola d’ordine di Arrigo Cipriani, forse il mitico titolare dell’Harry’s Bar non è il più blasonato oste del mondo, ma il più noto. E’ stata fatta propria da Giovanni Cenni (nella foto di Luca Rossetti), il creativo (sforna marchi e soluzioni d’arredo) morcianese residente a Riccione, e bottega con vista mozzafiato sul porto di Cattolica: un triangolo al piano terra sulla mura Majani, con vetrate-parete su due lati. Compresa quella irracontabile che incornicia il mare. Uno sguardo che riconcilia col creato.
Quarantonove anni, un figlio di 19 mesi (Giovanni Maria, in onore del nonno e della nonna), in questo momento sta lavorando a ville e negozi. A giugno, ha aperto in viale Dante a Riccione, la prima gelateria del format “Bio Bio” della Moca. Racconta: “La sua forza è la bontà del gelato, ma anche il locale ha un suo fascino. C’è anche l’intervento dell’artista siciliano Angelo Borgese”. Se il figlio è il “bravo” più bello che ha ricevuto, le sue passioni le ha trasformate in lavoro: la fotografia, l’arte e la ristorazione. I suoi loghi, i suoi locali, i suoi negozi sono visti e calpestati da milioni di persone l’anno. Ha messo la propria “firma” nei luoghi più ardui del mondo e di cui essere giustamente orgogliosi. Insomma, dai campetti sterrati di Morciano alla piazza Rossa di Mosca, a via della Spiga, passando per Seoul in Corea, Parigi, Londra, Dubai, Ryad.
Cenni ha prodotto idee per multinazionali e progettato ambienti per firme della moda, della ristorazione, dell’alimentazione. E’ suo il logo “Paris Croissant” di un gigante coreano che fattura miliardi di euro attraverso migliaia di rivendite di pane e biscotti, E’ sempre suo il logo della marchigiana Pasta Mancini, comprensivo dello slogan: “Dal nostro grano, la vostra pasta” (sottintendendo che la materia prima si fa solo col grano delle proprie terre). Non meno incisivo e autentico lo slogan del caseificio Lau & Spada di Sassocorvaro: “Pastori per sempre”.
Quella della terra, è un’ossessione per Cenni. Alle spalle la frequentazione di architettura e dell’istituto d’arte e restauro di Palazzo Spinelli a Firenze, afferma: “Attingo le mie idee alla cultura del nostro territorio, ai colori della natura, alle conoscenze del passato. E’ impossibile sfornare qualcosa di solido e innovativo se non si conosce che cosa ha prodotto il meglio dell’umanità nei secoli addietro. A questo va aggiunto, il lavoro e il mettere a fuoco l’idea attraverso il confronto col committente. Il fine ultimo è che possa funzionare commercialmente”.
Da anni, Cenni è l’uomo dei negozi Iceberg. E’ suo quello di viale Ceccarini ed i 20 negozi che il marchio cattolichino ha aperto in Cina nel 2011. Con le sue proposte ha arato in lungo ed in largo il mondo. Ha lavorato per un colosso russo dal nome non italiano, italianissimo, il “Bosco dei ciliegi”. Ovvero, quando la cultura italica affascina solo col suono. E serve ai commerci degli altri. A proposito di commerci. Cenni ha creato il marchio e format per i norvegesi “Lola & Co.”, un fast food di alto livello dove si vendono prodotti italiani. La vena “creativa” l’ha portata nelle sfilate milanesi (42 con Icebrg), a Pitti Uomo a Firenze: sempre Iceberg, Les Copains, Siviglia. Tra i lavori più sfiziosi e prestigiosi: lo stand Sassicaia per il marchese Incisa della Rocchetta a Vinitaly, Verona.
Cenni è anche il creativo della morcianese Moca, leader per prodotti e macchinari per forni, pasticcerie e gelaterie. Sono suoi gli stand del Sigep, la più importante fiera del gelato che si tiene a Rimini in gennaio. Per la Moca quest’anno ha ricreato le storiche botteghe di Morciano in un immaginario quartiere di Brooklyn. A chi gli chiede le ragioni, risponde: “In questa crisi economica per andare avanti, bisogna ritornare indietro. Ricominciare da zero. Cioè, ritornare alla bottega ma con uno spirito nuovo. Morciano sarebbe uno spazio commerciale di fascino altissimo, partendo dal dipingere le insegne sui vecchi fascioni tra il piano terra e il primo piano ed un piano colore unico. Poi, sorrisi e prodotti”.
L’altra passione di Cenni è la ristorazione. Dall’86 al ’98, è stato il mattatore del “Makkaroni” a Riccione. La forza: aperto dalle 8 di sera alle otto del mattino; poi accoglienza e servizio. Da cinque anni, insieme a Sauro Bianchetti (titolare del marchio Siviglia), gestiscono il “Circolino del Molo” a Casteldimezzo.