Amava Riccione e San Giovanni in Marignano, Rosita Nicoletti. Delle due cittadine, l’albergatrice ne ha raccontato solo le bellezze con l’amato apparecchio fotografico al collo. E’ scomparsa nel 2009, prima del tempo, Rosita; in chi l’ha conosciuta ha lasciato bei ricordi ed il piacere della conversazione garbata. Prima del tempo morì anche il marito, Italo, che ha legato il suo nome alla Polisportiva e all’Azienda di soggiorno. Le sue istantanee sono state raccolte in numerosi libri. Uno narra anche San Giovanni in Marignano. La città gli ha conferito la cittadinanza onoraria, e postuma, in una toccante cerimonia lo scorso 19 dicembre al teatro Massari.
Recita la motivazione: “E’ conferita la cittadinanza onoraria a Rosita Nicoletti, con deliberazione di C.C. n. 61 del 17/12/2012, per manifestare la gratitudine dell’Amministrazione comunale, dell’Associazione Pro Loco e di tutta la cittadinanza marignanese verso l’opera culturale e turistica realizzata nell’intera vita da Rosita Nicoletti, che ha saputo con il suo obiettivo catturare immagini e scorci inediti della Valconca ed in particolare di San Giovanni in Marignano restituendo alla collettività immagini evocative e suggestive del nostro Comune promuovendolo in diverse mostre e pubblicazioni”.
La pergamena e il riconoscimento è stato ritirato dal figlio di Rosita, Luca Nicoletti. Che ha commosso, leggendo alcune poesie dedicate alla figura della madre. In platea anche la figlia di Rosita, Mariagrazia. I fratelli hanno regalato al Comune di San Giovanni una gigantografia di San Giovanni che reca un angolo del borgo. Come per lo scrittore russo Dostojevski, anche per Rosita sarà la bellezza a salvare il mondo. Con la sua macchina a tracolla ha sempre fermato la sua attenzione sul bello della natura e sulla bellezza costruita dall’uomo. In un suo libro del 2008, “E nascundèin de tèmp”, scrive: “…avevo scritto, se non m’innamoro muoio. Oggi a distanza di dieci anni, mi sento di scrivere: io, se non ricordo muoio, perché i ricordi sono la vita stessa”.