Per ora è certo solo il nome. Quello che potrebbe nascere nel tratto di strada che va dalla Fontana dei Quattro Cavalli alla rotonda del Grand Hotel fino ad arrivare ai bagni 8 e 9 e, con un pontile, dentro al mare, sarà il Molo del Benessere. Per il resto qualcosa si farà, si dovrà fare. Se non altro perchè, nero su bianco, lo prevede il Piano Strategico di Rimini. Per il Molo un confronto con l’Amministrazione Gnassi, seppur non approfondito, pare ci sia già stato incassando – a detta degli architetti che lo stanno realizzando sulla carta – un via libera di massima. Neanche una parola su costi e altri particolari. Tuttavia è trapelato il fatto che sia previsto un parcheggio sotterraneo sotto la rotonda del Grand Hotel con 430 posti auto tolti dal lungomare e un pontile, ben vibile nei progetti, modulabile, che potrebbe anche spingersi in mare per 150 metri. Chiara tuttavia la filosofia del progetto dettata, forse, anche da un nutrito gruppo di aziende, tra cui Tecnogym, pronto a “sponsorizzare” tutto il progetto, tutt’altro che faraonico.
Alla realizzazione del Molo del Benessere ci stanno lavorando gli architetti Roberto Semprini e Eduard Mijic. Nell’introdurre la presentazione hanno subito tirato in ballo il Kursaal distrutto (in maniera miope e scellerata) nel 1947. “Il Kursaal era un luogo di piaceri, feste, balli, lettura, gioco, spettacoli, un luogo per la cura del corpo e dello spirito” ricorda l’arch. Roberto Semprini (nella foto a desta con il suo collega). Kursaal, infatti, in tedesco significa “Sala di cure”, termine nato all’interno della cultura di un secolo fa in Germania, quando fra le famiglie dei nobili e dell’alta borghesia andava di moda fare cure termali o soggiorni di salute al mare. “Se negli anni 80 – aggiunge sempre Semprini – Rimini era consideratala la Capitale delle discoteche legate allo sballo, il futuro non potrà che essere nella cura del corpo, un ritorno concettuale alla sua natura originaria.” Poi l’Arch. Eduard Mijic ha aggiunto: “Abbiamo fatto un’analisi approfondita, storica e urbanistica del tempo per capire come era la situazione un tempo, negli anni ’40, in maniera molto dettagliata per arrivre poi a una prop0sta con un senso.”
Eccola. Il Molo del Benessere – scrivono gli architetti in una breve relazione di accompagnamento alle immagini – e’ una camminata sensoriale dai molteplici significati; camminare sulle dune, cavalcare un’onda di legno con lo skate, scendere a mare per fare vela, entrare all’interno di una delle onde di legno per fare fitness o cenare la sera in mezzo al mare, ammirando in lontananza le luci della costa. Il Molo de Benessere rappresenta una bellezza non distaccata ma coinvolgente, che invita il fruitore ad entrarci dentro, camminarci sopra, scendere sotto, da soli o in compagnia, creando in questo movimento fluido momenti di socialità. Un progetto capace di rileggere gli elementi di memoria storica del territorio, come lo sono state nella nostra riviera le dune sabbiose, le architetture circolare, la piattaforma a mare, un’architettura che reinterpreta il genius loci nel pieno rispetto della natura.
Per andare fino in fondo a tutto questorso discorso occorre segnare questa data nella propria agenda. Visitare la mostra che i due architetti hanno appositamente realizzato dal titolo “Avanguardia Balneare” che rimarrà aperta al pubblico da domenica 24 febbraio (inaugurazione ore 18) fino al 26 febbraio 2013. Obbiettivo: sensibilizzare il pubblico sulla tematica della cosiddetta “civiltà balneare”, cercando spunti di riflessione per immaginare un nuovo assetto architettonico del Lungomare e della Costa Romagnola.
La mostra si snoderà attraverso tre differenti percorsi: il primo offre una retrospettiva sul design e sull’architettura balneare romagnola mediante l’esposizione di disegni, tavole, fotografie ed opere gentilmente concesse per l’occasione dal Centro Culturale Polivalente del Comune di Cattolica. Il secondo percorso, attraversa una selezione di progetti relativi all’architettura balneare internazionale e contemporanea, preparando lo sguardo del visitatore all’ultimo percorso dove prendono forma le nuove proposte per lo sviluppo architettonico del Lungomare di Rimini alla luce degli obbiettivi fissati dal Piano Strategico del Comune. Riepilogando.
Apertura e inaugurazione mostra, dove sarà presente anche il Consorzio Rimini Porto, domenica 24 febbraio dalle ore 18.00. Lunedi 25 febbraio dalle 15.00 alle 19.30. Martedi 26 febbraio dalle 15.00 alle 19.30. Sede della mostra: Corso D’Augusto 181 Rimini c/o Studio mijic architects e Studio RM12 Ach. Roberto Semprini. Per informazioni: tel. 0541 21846 – 0541 1831838.
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