di MILENA ZICCHETTI
“Non vogliamo un borgo stile ‘set cinematografico’ (come citato in un recente articolo sul New York Times). Lo vogliamo vivo, reale, pulsante; solo così può ancora avere senso la Festa de’ Borg (la festa dei borghigiani aperta alla città)”. In questo passaggio, tratto da “e’ fòi de Borg”, il periodico a cura della Società de’ Borg, il neo presidente Stefano Tonini, in carica dal maggio scorso, traccia la rotta e fissa obiettivi concreti sul futuro di questo angolo di città così caro ai riminesi (e non solo). Un passato legato soprattutto alla vita da pescatori, ma anche di artigiani e operai, una vita semplice e fatta di miseria che ha contribuito a rafforzare negli anni questo meraviglioso spirito di comunità. Oggi naturalmente non è più così, gli abitanti non sono più gli stessi, diversi vengono addirittura da fuori, ma nel Borgo si avverte lo stesso questo forte spirito di comunità ed è bello che proprio dai giovani vengano meravigliose idee e iniziative affinché tutto questo non venga perso.
“La storia del Borgo è quella della sua comunità, che con creatività ed intelligenza ne ha garantito nel tempo la salvezza, rivalutando, ricostruendo, raccontando e immaginando un Borgo sempre nuovo, ma integro nelle sue caratteristiche più profonde”. Ecco la missione della “Società de Borg”, che per riallacciare e mantenere vivi i rapporti tra chi vive e abita il Borgo, ha pensato a due proposte. Una è la compilazione di un questionario distribuito tra i residenti, ma compilabile anche on line dal sito www.societadeborg.it, dal simpatico nome “A te deg mé”, con cui si intende raccogliere una serie di opinioni su alcuni aspetti legati alla convivenza nel borgo, idee e suggerimenti sull’attuale conformazione della comunità. Tutto questo con lo scopo di conoscersi meglio, migliorare quanto possibile e riportare alla luce questo affascinante luogo.
L’altra proposta è quella di due incontri dal nome “Esco in Scarana”, una iniziativa nata come rimpatriata fra borghigiani e una occasione, per chi non ci abita, per riscoprire quelle antiche tradizioni di una volta, come quelle di mettersi a sedere fuori casa e… fare due chiacchere, appunto. Durante le serate, previste per domani giovedì 22 agosto alle ore 20:45 in Piazzetta Pirinela e giovedì 29 agosto alle ore 20:45 in Piazzetta Gabena, si avrà modo di scambiare “dò ciacari insen” ed assistere alla proiezione gratuita, su maxi schermo, di cortometraggi in collaborazione con il Cinema Tiberio e Notorius Rimini Cineclub. Una sola raccomandazione da parte del comitato: “Ai bagigi ci pensiamo noi, tu porta con te la tua scarana”.
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