Mancato rispetto delle regole di precedenza, manovre azzardate, guida distratta, velocità troppo elevata. Sono queste – secondo il Report 2012 presentato stamane dalla Provincia – le prime quattro cause di incidenti in provincia di Rimini (75,6 dei casi). Secondo i dati, che attendono ancora la validazione dell’Istat – l’anno scorso sulla rete stradale si sono verificati complessivamente 1876 incidenti stradali che hanno provocato 23 morti e 2483 feriti. Particolarmente significativo il dato che riguarda i veicoli a due ruote. Secondo l’Ufficio statistica (progettazione e coordinamento di Rossella Salvi con elaborazione dati di Cristiano Attili) sempre nel 2012 a bordo di questi mezzi (tra conducenti e passeggeri) si sono registrati 9 morti (il 39% del totale dei deceduti) e 854 feriti (il 34% del totale feriti). Fa impressione la serie storica delgi anni dal 2000 al 2012: 15.756 feriti e 173 morti.
Ecco altre informazioni e dati statistici. Dal 2000 al 2012 si sono verificati 34.068 incidenti con 489 morti e 46.450 feriti; in media ci sono stati 2.621 incidenti, 38 morti e 3.573 feriti all’anno. Nel 2012 rispetto al 2000 si sono registrati un -39,9% di incidenti, -65,7% di morti e -42% di feriti. I mesi più pericolosi sono giugno, luglio e agosto; in questi tre mesi ogni anno ci sono in media 12 incidenti e 16 feriti al giorno; in questi mesi si registra in media 1 morto ogni 6 giorni. Nel 2012 in questi mesi la media è stata di 1 morti ogni 9 giorni contro la media di tutto l’anno di 1 morto ogni 15 giorni. I giorni più a rischio sono venerdì e sabato con una media di circa 396 e 402 incidenti all’anno; ogni venerdì si ha una media di 7,6 incidenti e 10 feriti; ogni sabato 7,7 incidenti e 11 feriti. In 13 anni, in questi due giorni, si sono registrati 144 decessi. Le ore più a rischio vanno dalle 17-19 (con una media di circa 386 incidenti, 5 morti e 520 feriti all’anno) e dalle 11-13 (con una media di circa 330 incidenti, 3 morti e 431 feriti all’anno); nelle ore notturne (dalle 23 alle 05) si registrano in media il 9% di incidenti, media che aumenta se ci riferiamo ai morti (16%) e ai feriti (11%). Ogni anno muoiono in media 7 pedoni e ne restano feriti 193; negli ultimi 13 anni gli investimenti di pedone sono stati 2.167 (in media circa 1 investimento ogni 2 giorni). Dal 2000 al 2012 ci sono stati 173 morti e 15.756 feriti sulle due ruote a motore; una media di circa 13 morti e 1.212 feriti all’anno (in media più di 3 feriti al giorno). Sono 57 i ciclisti morti nelle strade della provincia negli ultimi 13 anni, 4.074 i feriti. In media più di 4 morti e 313 feriti all’anno.
La nota positiva riguarda le raccomandazioni in sede Ue. Nel Libro Bianco del 13 settembre 2001 – si legge nella presentazione – l’Unione Europea fissò l’obiettivo della riduzione della mortalità del 50% entro il 2010 a partire dal 2000. Rispetto all’obiettivo fissato la provincia di Rimini ha più che superato l’obiettivo da alcuni anni (la riduzione sul 2000 è del 64,2%) mentre l’Italia si è fermata a -45,6% e l’Europa a -44,5%. Certo non sarà mai abbastanza la soddisfazione nel ridurre in maniera ancor più significativa questi drammatici dati.
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