Era dal 5 di agosto che le barche non uscivano più per il “fermo pesca” così come imposto dal decreto del ministero. Ma da questa notte su tutti i 130 chilometri di costa dell’Emilia-Romagna (da Goro, Porto Garibaldi, Marina di Ravenna e Cervia, più a sud da Cesenatico, Bellaria, Rimini,Riccione e Cattolica) le barche della varie marinerie si sono rimesse in moto.
Per quanto riguarda Rimini, siamo andati a verificare i primi prezzi al Mercato Coperto. All’ingresso un cartello specifica che sarà da domani, martedì 3 settembre, il vero grande inizio. In effetti sono le 8,30 e il mercato è praticamente deserto. Ci sono solo alcuni produttori, assenti i commercianti. “Stanotte le barche sono uscite ma questa mattina sono rientrate solo le più piccole, quelle grandi sono ancora fuori” ci dice la titolare di un banco di produttori. – Per questo anche i prezzi sono fatti un pò così” ci dice. Vediamoli: le sogliole vanno dai 6 per quelle più piccole pescate a ‘gabbia’ (con una sorta di rastrello sul fondale, ndr) fino a quelle più grandi pescate a ‘rete’ che toccano i 20 euro al chilo. La canocchia, che nella pesca italiana è il crostaceo più importante in termini quantitativi, generalmente ancora vive, eccetto un banco hanno sempre le ‘zampette’ ferme. “L’acqua è ancora molto calda per cui muoiono subito” replica alla nostra domanda un’altra addetta alla vendita. Prezzo: nei vari banchi spaziano da 6 a 12 euro al chilo. Abbondanti anche le triglie vanno da 8 a 10 euro al chilo, più scarsi gli sgomberi a 6 euro al chilo. Da domani ci sarà sicuramente una scelta più ampia. Nei sei mercati ittici all’ingrosso dell’Emilia-Romagna (Goro, Porto Garibaldi, Marina di Ravenna, Cesenatico, Rimini e Cattolica) vengono infatti commercializzate un centinaio di diverse specie. (dc)
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