Secondo gli inquirenti potrebbe trattarsi di un regolamento di conti tra bande rivali legato allo spaccio di droga, ma tutto è ancora da verificare. Due i feriti: Domenico Andreani di 24 anni, calabrese di Cosenza e Gianni D’Angelo di 22 anni, napoletano ma domiciliato in Valconca. Una prima ricostruzione dei fatti è stata possibile grazie ai tanti testimoni che a quell’ora affollavano la spiaggia e i punti commerciali adiacenti e che sono rimasti scioccati di fronte a tanta violenza.
IL FATTO – L’agguato è avvenuto nel pomeriggio di ieri intorno alle 17 in Piazzale Azzarita a Riccione, nei pressi del night club Pepenero. Secondo i primi racconti, i due ragazzi si trovavano nella piscina del bagno 110 quando un gruppetto di giovani è andato a cercarli, forse per un “chiarimento”. Si sono spostati sulla passeggiata e di lì son volate le prime parole grosse seguite da una colluttazione fatta di calci e pugni. D’Angelo e Andreani hanno tentato di fuggire. Il primo si è accasciato al suolo perdendo i sensi a causa delle botte ricevute. Il secondo è fuggito all’esterno della zona spiaggia e ha raggiunto Piazzale Azzarita dove è stato affrontato da un ragazzo della banda rivale che gli ha sferrato due colpi dalla semiautomatica colpendolo all’addome. La pistola si è inceppata e il terzo colpo è risultato inesploso. A questo punto il giovane Andreani viene caricato a bordo di una Polo blu che lo ha lasciato davanti al Pronto Soccorso dell’ospedale Ceccarini, mentre l’auto proseguiva verso l’autostrada terminando la sua fuga un’ora dopo in prossimità di Cesenatico. A bordo quattro ragazzi napoletani che sono stati portati in caserma per essere ascoltati e la cui prima versione dei fatti non convince affatto. Intanto i due ragazzi feriti, già noti alle Forze dell’Ordine con precedenti per droga, non sono in pericolo di vita. Andreani è stato sottoposto a intervento chirurgico e quando sarà in grado di parlare verrà ascoltato dagli inquirenti. D’Angelo, invece, è lucido e reticente a rispondere alle domande poste dalle forze dell’ordine.
IL COMMENTO DEL SINDACO – A pochissimi minuti dall’accaduto, sul luogo dell’aggressione si sono precipitate un’ambulanza per prestare soccorso a D’Angelo e forze dell’ordine che hanno immediatamente iniziato i rilievi del caso. A sopraggiungere è stato anche il sindaco di Riccione, Massimo Pironi che ha poi affidato a Facebook un commento sulla sparatoria : “Il gravissimo fatto accaduto oggi in piazzale Azzarita mi ha fortemente preoccupato. Un episodio che inquieta. Nel pomeriggio nel precipitarmi sul posto ho fatto un sospiro di sollievo nel constatare che non c’era stato alcun coinvolgimento di cittadini e ospiti. In queste settimane si sono intensificate le azioni delle forze dell’ordine con duri colpi alla criminalità attraverso perquisizioni e consistenti sequestri di droga. Questa pressione riduce gli spazi e innervosisce chi sceglie la riviera per delinquere. Occorre proseguire nel lavoro di presidio e attenzione al territorio tenendo alta la guardia. Segnalando alle autorità qualsiasi situazione che possa destare sospetto. Ringrazio il Signor Prefetto Claudio Palomba per la premurosa telefonata che mi ha fatto in serata manifestando la vicinanza alla città e al sottoscritto e confermando di proseguire sulla strada tracciata due settimane fa al tavolo sulla sicurezza e legalità. Non vi è dubbio che proseguiremo sulla strada che abbiamo intrapreso senza indugio presidiando il territorio affinché qualsiasi infiltrazione a livello locale possa essere immediatamente debellata. Non abbasseremo la guardia e in questa determinazione sappiano di poter contare su un corpo sociale sano e sul supporto delle forze dell’ordine e delle istituzioni che ringrazio per l’impegno”. (B.R.)
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