Riccione celebra la Giornata nazionale della Memoria (27 gennaio) nel ricordo delle vittime della Shoah; incontro-testimonianza con Luciano Caro rabbino capo di Ferrara e delle Romagne, il 23 gennaio all’Auditorium Rita Levi Montalcini, Liceo Volta-Fellini Riccione.
Un silenzio commovente ad ascoltare il racconto del rabbino Caro; assieme ai ragazzi, anche il sindaco di Ricccione Massimo Pironi, Daniele Susini, presidente dell´ANCI, Associazione Nazionale Partigiani d´Italia, sezione di Rimini, e Gabriele Boselli, dirigente scolastico provinciale Forlì-Cesena. “Ad Auschwitz il Comandante del campo si vantava dell´efficienza raggiunta sotto la sua direzione: ‘qui vengono trattati ogni giorno 20 mila pezzi’.
Nella scientificità di questa organizzazione, negli studi approfonditi fatti da eminenti “scienziati” del regime, persino sull´economicità del “trattamento” di migliaia di esseri umani, sta tutto l´orrore dell´Olocausto”. Così Luciano Caro, il rabbino di Ferrara e delle Romagne ha iniziato il suo racconto di sopravvissuto ad Auschwitz. “Non passa giorno senza che io mi consideri un sopravvissuto. Ad Auschwitz ho perso mio padre e molti dei miei famigliari. Non ci sono parole per descrivere questo orrore. Indicibile, come affermava nei suoi libri Primo Levi. C´è solo il silenzio, di fronte a tale enormità. Siamo di fronte a qualcosa che non può essere detta con le parole. Eppure abbiamo il dovere della memoria. Perchè il silenzio non si trasformi in colpa, in complicità. Come il silenzio delle autorità religiose, che avrebbero potuto alzare la voce e non l´hanno fatto. Il silenzio degli Alleati, che sapevano quello che stava accadendo, ma per ragioni strategiche hanno scelto di non intervenire”.
Il profilo del relatore.
Nato a Torino il 7 Agosto 1935, Rav Luciano Meir Caro è laureato in Scienze politiche, e ha compiuto gli studi rabbinici dopo un anno di perfezionamento a Gerusalemme. Nel 1975 diventa Vice-Rabbino a Torino; dal 1976 al 1998 è Rabbino Capo prima a Trieste, poi a Firenze. Dal 1978 al 1981 è componente dell’esecutivo della Federazione Sionistica Italiana e, successivamente, della Consulta Rabbinica Italiana. Dal 1995 ricopre il ruolo di Presidente del Centro di Cultura Ebraica «Ovadyah Yare da Bertinoro» e siede nel comitato scientifico dell’Associazione «Biblia» di Firenze. Dal 1997 è socio corrispondente dell’Accademia delle Scienze di Ferrara. Rappresentante delle Comunità Ebraiche Italiane (UCEI), è consulente rabbinico per la Comunità di Parma, della quale dal 2003 è Rabbino di riferimento. Dal 2002 al 2005, ha prestato la sua opera di consulenza per l’allestimento delle sale dedicate all’Ebraismo del Museo Interreligioso di Bertinoro, affiancando l’attività del sen. Leonardo Melandri. Dal 1989, è Rabbino Capo di Ferrara e delle Romagne.