La Romagna vanta già un primato dal punto di vista degli Ospedali di Comunità. L’Ausl di Forlì è stata la prima, in Italia, ad avere avviato, nel 1995 quello che, originariamente, è chiamato nella tradizione anglosassone il Country Hospital. Avvenne nel comune di Premilcuore e, solo un anno dopo, anche nel comune di Modigliana. Ma che cosa sta succedendo? In un’intervista rilasciata e pubblicata oggi da Qn Il Resto del Carlino, il direttore generale della Sanità in Emilia Romagna Tiziano Carradori (foto) anticipa al quotidiano bolognese l’elenco degli ospedali da ‘convertire’ e, per quanto riguarda Rimini, sono citati i presidi di Santarcangelo, Novafeltria e Cattolica. Che così potrebbero (l’uso del condizionale è sempre d’obbligo) divenire ospedali di comunità, ovvero ospedali ‘gestiti’ dai i medici di medicina generale che si assumono la responsabilità clinica di persone che non necessitano di un ricovero ospedaliero vero e proprio. Il percorso iniziato con la legge istitutiva dell’Ausl Unica della Romagna (in vigore dal prossimo 1° gennaio 2014) cambierà i connotati dell’assitenza socio sanitaria così come la conosciamo oggi.
© RIPRODUZIONE RISERVATA