Da un po’ di tempo sembra che ci si accusi di strumentalizzare le lotte civili per fini elettorali , per creare consensi … questi mezzucci li lasciamo ai più navigati soggetti politici noi non ne abbiamo bisogno. Ricordiamo che là dove ci sono da difendere i diritti sacrosanti dei cittadini , di noi tutti e senza nessun tipo di interesse personale , noi ci siamo e ci saremo sempre , come ci siamo stati nelle diverse lotte proposte dai movimenti spontanei dei NO TRC di Rimini e Riccione , ricordando che questa lotta ha origini lontane composta perlopiù da residenti arrabbiati e che ha raggiunto il suo massimo livello sopra tutto a Riccione con la raccolta di firme per il referendum contrario all’opera ( bocciate 4.000 firme dal regolamento comunale ) e con le varie ed incisive forme di protesta (smile e cortei pacifici).
Cittadini appartenenti a credi politici diversi o semplicemente liberi di poter esprimere un opinione sacrosanta che riguarda la loro città , pensando di poter contare qualcosa…. ma la classe dirigente , che ha retto per decenni lo scettro del potere ha tirato dritto fregandosene letteralmente delle opinioni delle gente , fregandosene dell’esorbitante spesa prevista per quest’opera inutile, fregandosene di quella che sarà poi la spesa per mantenerla , fregandosene di deturpare e spianare aree pubbliche e private ,fregandosene di tagliare alberi , fregandosene di dare giuste informazioni sull’opera cercando anzi di nascondere le verità sul tutto e pensare che si sono spacciati per quelli che varavano la politica dell’ascolto e della condivisione e così che essendo sordi e ciechi riacquistano miracolosamente udito e vista all’indomani dei risultati elettorali che hanno denunciato semplicemente la loro arroganza data da poteri e sistemi ormai corrosi al loro interno. Il cappello lo hanno messo loro su scelte discutibili, su incarichi pilotati, sulla cementificazione selvaggia, sull’agonia delle imprese, sulla loro burocratica visione del tutto e quel cappello ora se lo mettessero in testa per ripararsi dal sole della vera democrazia e dal vento del rinnovamento.