Quattro domande a Francesco Anemoni (Noi per la Romagna), Vincenzo Cicchetti (M5S) nella foto mentre ascolta un intervento.
Anemoni, perchè lei si è candidato?
Riccione ha bisogno di voltare pagina. Chi ha amministrato negli ultimi vent’anni lo ha fatto senza un progetto di ampio respiro, limitandosi a interventi tampone delle emergenze, spesso con risultati peggiori del danno cui si voleva porre rimedio. Abbiamo un consumo del suolo fra i più alti in Italia, una viabilità che raggiunge il collasso nei mesi estivi, spazi verdi pubblici lasciati incustoditi. Molte sono inoltre le ombre sulle modalità di utilizzo del denaro pubblico, spesso utilizzato per opere di cui non se ne sentiva la necessità o per pagare consulenze o debiti che non dovevano essere fatti. Ciò ha privato i cittadini di risorse pubbliche, peraltro sempre più scarse, che dovevano essere destinate a interventi di politica sociale, per il lavoro, per la casa, per le scuole. Per queste e molte altre ragioni è evidente che a Riccione serve un’amministrazione che cambi prospettiva e dia un nuovo futuro alla nostra città.
Come vede Riccione?
Riccione la vedo putroppo molto degradata a livello ambientale in genere: strade e marciapiedi dissestati a partire da viale Ceccarini (la nostra cartolina di immagine) e così pure tutta la città. La vedo ferma se non addirittura regredita sia sul piano culturale che scolastico. Un altro elemento fondamentale è l’erosione in continuo avanzamento, nonstante le attuali barriere di sacchi (quasi scomparsi) e sabbiadotto inefficiente, in rapporto al costo e alla manutenzione.
Tre cose che “non perdona” a Pironi …
Non perdono la sua perseveranza fino al termine della legislatura pur constatando di non avere una maggioranza coesa per obiettivi lungimiranti, così come proposti in campagna elettorale. Non si è prestato efficacemente a bloccare il TRC
Quale sarebbe il primo atto se dovesse vincere?
Creare uno spazio per una scuola di teatro e sceneggiatura con materiali di scarto. Tutto ciò si potrebbe realizzare negli spazi dell’ex Mattatoio a San Lorenzo. Il mio progetto riguarderà anche lo stanziamento di fondi da destinare a beneficienza attraverso l’arte. Controllo della Legge Nazionale che destina il 2% sui lavori pubblici da destinare alle opere artistiche attraverso un bando pubblico. Attivare con studenti diplomati all’Istituto “Fellini” di Riccione e Neo laureati all’Università di Rimini (sezione Moda), laboratori per la creazione del marchio “Riccione moda” e una produzione locale “Made in Riccione”. Evitare qualsiasi spreco di denaro pubblico sarà la mia missione. Noi non costeremo nulla ai cittadini di Riccione per il nostro servizio civico in Consiglio Comunale.
Cicchetti, perchè lei si è candidato?
Per non lasciare il quasi 31% degli elettori del Movimento 5 Stelle alle politiche del 2103 senza simbolo del M5S alle amministrative e per indurre tutta l’area sud di Rimini a presentare liste, come poi di fatto è successo (Misano, San Giovanni, Morciano, San Clemente, Montefiore).
Come vede Riccione?
Con una forte attrattiva ma in netta decadenza dopo almeno 15 anni di investimenti e strategie sbagliate conservative e non innovative.
Tre cose che “non perdona” a Pironi …
La scarsa lungimiranza, l’inesistente reattività, l’appoggio di fondo ai metodi della partitocrazia.
La prima cosa che farebbe nel caso indossasse la fascia tricolore?
La pubblicazione trasparente dei conti reali del Comune, debiti occulti inclusi.
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