Ventotto anni, nato a Rimini residente a Cattolica, si tratta di Lorenzo Vagnini, che lunedì inizierà la sua avventura nell’Ascoli Picchio 1898 come collaboratore tecnico ed esperto di video match analysis ovvero lo studio sulla prestazione dell’atleta relativo agli aspetti tecnici, tattici, fisici e comportamentali. Poi il ritiro in Umbria a Cascia, un impegno giornaliero in una piazza importante accanto all’allenatore Mario Petrone e il vice Andrea Arpili. “Sono davvero entusiasta e motivato per questo nuovo incarico – confessa il giovane cattolichino – giungere in un club professionista di tale caratura è sempre stato il mio desiderio, qua si respira calcio, ora mi metterò subito al lavoro per raggiungere gli obiettivi!”.
Una vita dedicata al calcio quella di Lorenzo, che dopo l’esperienza nel settore giovanile del Cattolica da giocatore, e quella di allenatore della linea verde del Torconca poi del Cattolica, quest’anno ha trionfato come tecnico della Giovane Cattolica vincendo il Campionato di seconda Categoria. Importante collaborazione anche quella con la Federazione Sammarinese nelle vesti di esperto in video analisi, accanto a Giampaolo Mazza e all’attuale CT Pierangelo Manzaroli. “A San Marino ho avuto modo di conoscere delle grandi persone ai quali vanno i miei più sentiti ringraziamenti. Poi è stata un’esperienza che mi ha portato a contatto con realtà calcistiche di livello internazionale, ora il mio impegno sarà ridimensionato ma proseguirò con entusiasmo questa collaborazione”.
Dopo la laurea in Scienze a Motorie ad Urbino, nel 2010 prende parte ad uno stage a Siena, dove conosce Antonio Conte e il preparatore atletico Giorgio D’Urbano. Ottiene il Patentino di Allenatore Uefa B e segue diversi corsi di aggiornamento tra Roma e Coverciano, dove viene a contatto con il Professore Maurizio Viscidi e il video analista tattico della Nazionale Italiana di calcio Antonio Gagliardi. “Sono due figure professionali di grande riferimento per me – prosegue Vagnini- una dedica va anche a Mirko Marcolini, CEO dell’azienda K-Sport, che mi ha sempre sostenuto lungo il mio percorso formativo. Il calcio a mio modo di vedere è fatto si di numeri e statistiche, ma soprattutto di una componente emotiva determinante. In futuro mi vedo “cittadino del mondo”, mi piacerebbe lavorare anche all’estero per confrontarmi con i diversi professionisti del settore ed ampliare cosi il mio bagaglio tecnico; cosa penso del calcio femminile? Una disciplina interessante e sicuramente da approfondire sotto gli aspetti metodologici del lavoro. Per il momento però mi impegnerò al massimo in questa nuova avventura ad Ascoli”.
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