di ALBERTO BIONDI
Era il 29 novembre 1459 quando il Signore di Rimini Sigismondo Malatesta e il Duca d’Urbino Federico da Montefeltro riposero le armi e stipularono un trattato di pace nella rocca di Mondaino. La rivalità tra le due casate risaliva già al XII secolo, e proseguì a fasi alterne fino alla completa rovina della famiglia riminese; ma la pace di Mondaino e Monte le Vecchie, stretta esattamente 555 anni fa, rimase negli annali come una piccola parentesi di riappacificazione tra la coppia di rivali più feroci del Rinascimento, l’elefante romagnolo e l’aquila marchigiana, e ha funto poi da materia ispiratrice del moderno Palio del Daino. Madame e messeri, preparate vesti e destrieri: la festa più nobile di Romagna sta per cominciare.
Quattro giornate da giovedì 21 a domenica 24 agosto in cui vivere l’esperienza di un vero tuffo nel passato. Infatti il Palio del Daino è annoverato a livello internazionale tra i migliori eventi di rievocazione storica, grazie alla precisione filologica che da ventisette anni caratterizza la manifestazione. Dalle botteghe delle arti e i mestieri fino alle musiche suonate nelle piazzette, ogni aspetto del XV secolo viene riproposto curando maniacalmente i minimi dettagli. Tra le novità del programma 2014 citiamo l’allestimento di un vero accampamento medievale, con le compagnie Città de Lo Grifo (Arzignano) e Milites de Sharoon (Pesaro) che si esibiranno anche nell’addestramento della Milizia, e la “Bottega de li armaroli Missaglia”, in cui l’artigiano polacco Peter Brozek trasformerà davanti agli occhi di grandi e piccoli del semplice ferro grezzo in una splendida armatura da cavaliere. Il Palio non rinuncia poi ai consueti appuntamenti con i saltimbanchi, gli spettacoli itineranti, i falconieri, gli sbandieratori, i cortei, la caccia e processo alle streghe, i banchetti nelle taverne e le bancarelle delle vetraie, dei tessitori, dei librai ecc. L’obiettivo degli organizzatori è coinvolgere il pubblico in prima persona, trascinando gli ospiti nel vortice giocoso della manifestazione. Inoltre dopo la mezzanotte partiranno le danze medievali, occasione imperdibile per chi desidera imparare i balli del passato e divertirsi in una “discoteca” d’altri tempi all’aria aperta. Chiaramente riproposti l’amatissimo “Giuoco de lo Palio”, in cui si fronteggiano le quattro contrade di Mondaino, e i “fuochi artifiziosi” con relativo incendio della rocca. Maurizio Galanti, narratore del Palio, ha ringraziato in conferenza stampa i 300 volontari che si impegneranno nell’allestimento della festa: “Sono una risorsa straordinaria, senza di loro dovremmo far pagare i biglietti molto di più e i costi diventerebbero improponibili. Il loro aiuto è preziosissimo”.
Inoltre l’edizione di quest’anno sarà anche a basso impatto ambientale: Mondaino ha aderito al progetto della Provincia “Zero Waste”, che fornisce 35mila piatti biodegradabili per tutti i pasti dei quattro giorni (per un importo di 3.700€) e che in previsione verranno affiancati anche da bicchieri e posate dello stesso tipo. Con questo si vuole favorire uno smaltimento intelligente dei rifiuti e promuovere la cultura del riciclo. In più per snellire il traffico è già stata pianificata una rete di navette gratuite dai parcheggi al centro storico. Considerato che il Palio attira circa 20mila visitatori, il problema auto non è certo da sottovalutare. D’altro canto la macchina organizzativa si mette in moto con mesi di anticipo.
Tutti gli orari e gli appuntamenti della festa si possono leggere sul sito del Palio, da poco rinnovato. Il prezzo del biglietto è di 8 euro (9 la sera di domenica), ma i ragazzi sotto i 14 anni entrano gratis. Che la festa abbia inizio!
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