di ALBERTO BIONDI
L’undici è un numero che ispira, accompagna e ossessiona i nostri poeti dai tempi di Petrarca, ossia da quando il volgare stava intrecciando i suoi primi filamenti di amminoacidi tra rocche e campanili, nella genesi turbolenta dell’italiano. L’undici è l’impalcatura essenziale, la proporzione aurea che regge i versi più celebri della nostra lirica; da “Fatti non foste a viver come bruti” a “Sempre caro mi fu quest’ermo colle”, un ritmo segreto di undici sillabe che può celarsi alla vista ma non sfugge all’udito. Perché la poesia è musica, e di tutte le musiche possibili gli italiani hanno scelto lui, sua eccellenza l’endecasillabo, che
per ricordarlo basta, citando Ungaretti, ripetere cinque volte “amore”. Perciò non dobbiamo stupirci se l’undicesima edizione di Parco Poesia è dedicata al metro prediletto dagli aedi nazionali. “Ditelo in undici sillabe” è infatti il titolo che gli organizzatori hanno scelto per il festival di quest’anno, che partirà venerdì 25 marzo e fino a domenica occuperà il cortile di Catel Sismondo.
Chiaramente il guanto di sfida è lanciato ai 140 caratteri di Twitter e Isabella Leardini, poetessa e direttore artistico della manifestazione, non ha nascosto l’intento provocatorio: “Ci sembrava doveroso dedicare l’undicesima edizione di Parco Poesia all’endecasillabo, sia per parlare di metrica che per la capacità sintetica di questo verso lirico. È meglio di un tweet perché racchiude una musicalità unica, ma non è certo in antitesi con il linguaggio della rete. Anzi, abbiamo visto come vi si possa amalgamare perfettamente attraverso un’iniziativa nata sui social in cui i ragazzi postavano il loro endecasillabo preferito. Ne è
sorta una vera e propria discussione sulla metrica a cui partecipavano decine di ragazzi giovanissimi, una vera rivoluzione”.
La formula della manifestazione, in questi anni cresciuta notevolmente sia in presenze che in risonanza, è sempre la stessa: incontri e conferenze con i migliori rappresentanti della scena poetica attuale (Umberto Piersanti, Rosita Copioli, Alberto Bertoni, Milo De Angelis, Davide Rondoni ecc.) letture ad alta voce, ma soprattutto momenti dedicati ai novanta giovani poeti che faranno conoscere le proprie opere. Non bisogna dimenticare che Parco Poesia è un festival pensato apposta per loro, per creare un anello di congiunzione tra autori, pubblico e mondo editoriale. Massimo Pasquinelli, presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Rimini, ha tessuto le lodi della manifestazione culturale e in conferenza stampa si è detto sorpreso della diffusione della poesia tra i ragazzi: “Questa è una straordinaria opportunità di crescita per i giovani e per il territorio. Con le dovute cautele necessarie in dichiarazioni come questa, posso dire che Parco Poesia è il miglior festival del genere in Italia, con una capacità attrattiva che coinvolge ragazzi da tutto il Paese. Con l’aggiunta anche del Premio Rimini per la poesia (in marzo, ndr) la città offre ben due occasioni di incontro e di scambio tra poeti affermati ed esordienti, perciò come Fondazione vogliamo continuare a sostenere questa iniziativa con una visione a lungo termine. L’entusiasmo che raccogliamo ci spinge a continuare in questa direzione”.
Il programma: si parte oggi alle ore 17 con la prima conferenza flash “5 VOLTE AMORE: L’endecasillabo in 11 minuti” tenuta da Umberto Piersanti, a seguire un omaggio di Milo De Angelis a Mario Luzi con letture di Viviana Nicodemo e alle 18.30 la prima Reading dei giovani poeti; alle 21 gli autori ospiti leggono le proprie opere e presentano un esordiente. Sabato 26 comincia alle 11 con la presentazione della raccolta “Nadia Campana, tutte le opere” edita da Raffaelli Editore; alle 12.30 Rosita Copioli dà la sua interpretazione di endecasillabo e successivamente (ore 16.30) c’è la conferenza “1914 tra Sbarbaro e Ungaretti” di Roberto Galaverni e Davide Rondoni; alle 18 sempre una Reading di giovani poeti e alle 19 Rondoni sale di nuovo sul palco per decantare l’endecasillabo. La sera (ore 21) altra tornata di poeti esordienti. Domenica 27 inaugura Antonio Riccardi (ore 11) con la presentazione del suo libro “Cosmo più servizi” (Sellerio) e a mezzogiorno Giovanni Turria parla dell’innovativa piattaforma “Print&Poetry”, il connubio di arte grafica e poesia; alle 12.45 il “5 VOLTE AMORE” di Franco Buffoni e alle 16 l’interessante presentazione dell’inchiesta “La generazione senza libri?” condotta da Atelier e Pordenonelegge sulla formazione bibliografica dei poeti under40; alle 17.15 Franco Buffoni presenta Dodicesimo quaderno italiano di Marcos y Marcos e alle 18.30 la conferenza flash di Alberto Bertoni sulle undici sillabe. In chiusura del festval “Parole Note Live”, un nuovo dialogo tra musica e poesia con i finalisti del Premio Rimini e i giovanissimi poeti riminesi. Gli eventi si tengono tutti a Castel Sismondo e l’ingresso è libero.
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