Nell’Italia dalle mille mazzette, se ci fosse un “codice” della responsabilità sociale d’impresa, il primo articolo potrebbe (dovrebbe) declamare quanto segue: qualunque azienda deve essere socialmente responsabile, pena la nullità della sua stessa esistenza. Punto. Quindi: attenzione all’ambiente, alle esigenze di dipendenti e fornitori, alle operazioni finanziare che vengono messe in atto (possibilmente eticamente orientate) e, ovviamente, al rispetto di tutte le leggi. In realtà, lo sappiamo, le cose vanno assai diversamente. Ergo: c’è ancora molto da fare. Spunti, idee e riflessioni ce le ritroviamo proprio “sotto casa”, domani pomeriggio, con il terzo appuntamento de “Il Salone della CSR e dell’innovazione sociale” si tiene dalle 16 alle 19 ospitato dall’Università degli Studi di Bologna – Campus di Rimini realizzato con la collaborazione di Camera di commercio di Rimini, Figli del Mondo, Provincia di Rimini e Campus di Rimini dell’Università di Bologna.
Molti e autorevoli i relatori della giornata: Maria Gabriella Baldarelli, Professore Associato Economia Aziendale, Campus di Rimini; Sergio Brasini, Vice Presidente Scuola di Economia, Management e Statistica e Direttore Campus di Rimini; Rossella Sobrero, Presidente di Koinètica; Franco Vannini, Consigliere Delegato di Sodalitas; Maurizio Temeroli, Segretario Generale Camera di Commercio di Rimini; Lino Sbraccia, Presidente Figli del Mondo; Enzo Mataloni, Quinc – Rete Economica di Scambio; Grazia Sapigni e Chiara Mini, Riviera Green Passion; Luca Grossi, Verso, Valori e RSI.
Due i temi principali al centro del dibattito riminese: la necessità di collaborare con modalità innovative tra i diversi attori del territorio e le opportunità offerte, a imprese, istituzioni, organizzazioni non profit e cittadini, da un approccio orientato all’innovazione sociale.
Fra i progetti più innovativi che verranno presentati c’è Quinc – Rete Economica di Scambio, un’iniziativa che si propone di facilitare la collaborazione e i rapporti commerciali fra le aziende del territorio riminese attraverso forme di transazione non monetarie. L’evento di Rimini conclude infatti ufficialmente la fase di sperimentazione che ha coinvolto 60 aziende del territorio di vari settori (dalla manifattura ai servizi, dal mondo cooperativo alle imprese del comparto turistico) attivando un circuito di scambio attraverso il meccanismo del buono sconto riutilizzabile e, quindi, circolante sul territorio Provinciale. Non solo: con la tappa riminese del Salone della CSR e dell’innovazione sociale si apre una nuova fase del progetto: la convenzione con, inizialmente, 9 associazioni di categoria (AIA Rimini, AIA Riccione, CIA, CNA, Confartigianato, Confcommercio, Confcooperative, Legacoop, Unindustria) che prevede la promozione dei servizi Quinc presso gli associati, un punto di supporto informativo sulla Rete Quinc e anche il riferimento per eventuali offerte e richieste di forniture. Il Salone della CSR e dell’innovazione sociale è promosso da Università Bocconi, Alleanza delle Cooperative Italiane, CSR Manager Network, Fondazione Sodalitas, Unioncamere e Koinètica. Nella foto lapiazzarimini.it un bar dove si gioca “allegramente” alle slot machine.
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