di BERNADETTA RANIERI
Un’esecuzione in piena regola e in pieno giorno. E’ successo ieri mattina, intorno alle 11, al parcheggio del supermercato Conad “Agina”di Misano Adriatico , teatro dell’omicidio di un 26enne di origini albanesi. Freddato con 6/8 colpi di pistola calibro 7.65, sotto gli occhi della moglie incinta e dei due figli piccoli, Nimet Zyberi è stato ucciso da un uomo che probabilmente aveva già incontrato all’interno del market.
Secondo la ricostruzione del nucleo investigativo dei Carabinieri di Rimini, dopo aver fatto la spesa, mentre il resto della famiglia era già salita in macchina, Zyberi ha caricato le buste in auto (una Mercedes Classe A) e riportato il carrello nella rastrelliera del supermercato. Nel tornare indietro l’albanese è stato affiancato da un uomo a piedi che ha esploso il primo colpo al torace e ha continuato a sparare mentre si allontanava colpendolo alla parte alta del corpo. Per Zyberi non c’è stato scampo. Non ha avuto neanche il tempo di girarsi verso il suo assassino che è fuggito con tutta calma a bordo di una Fiat Punto, probabilmente guidata da una donna.
Dopo aver isolato la scena del crimine, gli inquirenti hanno ascoltato le versioni dei testimoni presenti in quel momento nel parcheggio e hanno riscontrato alcuni dettagli discordanti tra loro. C’è chi dice di aver visto un uomo con cappuccio colpire con la pistola e salire immediatamente a bordo dell’utilitaria. La fuga potrebbe essere avvenuta verso monte, attraverso la Statale Adriatica, o verso mare che è una zona poco trafficata in questo periodo dell’anno.
Inoltre, le forze dell’ordine hanno effettuato un secondo sopralluogo nel pomeriggio all’interno del supermercato per visionare le immagini registrate dalle telecamere presenti all’interno con la speranza di poter cogliere qualche dettaglio in più per risolvere il caso. Infatti, pare che Zyberi si fosse fermato a parlare con un uomo e che anche la moglie fosse apparsa tesa.
I carabinieri una pista ce l’hanno e non è escluso che nelle prossime ore si possa chiarire meglio cosa sia avvenuto e soprattutto il movente di quello che sembra un regolamento di conti. Nel passato di Zyberi c’è qualche segnalazione per possesso di droga e qualche infrazione al codice della strada. Altro particolare è che, sebbene la moglie italiana lavorasse come parrucchiera a Riccione e lui fosse disoccupato, nell’ultimo periodo la giovane famiglia aveva cambiato spesso la propria dimora: fino a maggio del 2013 risultava domiciliata a Misano Adriatico, al villaggio Argentina, poi si è trasferita poco distante ma in un altro comune, a San Giovanni in Marignano, infine da qualche tempo si era spostata a San Clemente. Traslochi forse dovuti alle difficoltà economiche della giovane coppia, con due figli piccoli e un terzo in arrivo.
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