Ha avuto inizio oggi a Rimini Fiera il 51° TTG Incontri (fino all’11) e il 63° SIA GUEST Salone Internazionale dell’Accoglienza (in programma fino al 12), il più importante appuntamento di business, in Italia, per la filiera turistica, fra i primi cinque in Europa. Presenti in fiera 2.650 imprese, sono attesi 50mila visitatori da tutto il mondo. “SIA GUEST e TTG Incontri – ha detto Lorenzo Cagnoni, Presidente di Rimini Fiera – propongono ciò che per l’Italia rappresenta la vera fonte dalla quale attingere energia per far ripartire l’economia”. In questi giorni a Rimini rappresentate oltre 130 destinazioni, 2.400 espositori, 6 aree tematiche con l’Egitto Country Partner dell’evento.
“Il momento per il settore è fondamentale” ha invece commentato il sindaco di Rimini Andrea Gnassi, sottolineando una delle (poche) note positive del momento. “Per la prima volta l’Italia si è dotata prima di un decreto e quindi di una legge (la legge 29 luglio 2014, n. 106 sulla tutela del patrimonio culturale, lo sviluppo della cultura e il rilancio del turismo, ndr) che configura ‘industrialmente’ turismo e cultura, e di questo va dato atto e ringraziato il Ministro Dario Franceschini. Ora bisogna fare subito e soprattutto fare bene i decreti attuativi e irrobustire la legge 106 con l’iniezione dei fondi europei 2014/2020 con l’obiettivo di realizzare progetti di rigenerazione urbana. Rimini, a titolo esemplificativo, su una prospettiva del genere si giocherebbe il jolly del nuovo lungomare”.
A commentare la situazione a livello nazionale, è il presidente di Federalberghi nazionale, Bernabò Bocca (nella foto). “I quattro mesi estivi producono un risultato di assoluta stagnazione con un più 0,1% di pernottamenti tra italiani e stranieri determinato da un meno 0,6% degli italiani ed un +0,9% degli stranieri. Lo stallo delle presenze, combinato con il calo dei prezzi degli alberghi certificato da ISTAT con un meno 1,3% ad agosto e meno 2,4% a settembre rispetto ai corrispondenti mesi del 2013, preannuncia purtroppo una chiusura in rosso per i conti del 2014, con il fatturato complessivo degli alberghi, ancora saldamente attestato sotto i livelli del 2008.
Bocca auspica poi che “si metta mano con celerità a tutta una serie di semplificazioni, che possono imprimere nuovo impulso ai consumi ed agli investimenti, senza oneri per le finanze pubbliche. Ad esempio, agevolare il rilascio dei visti turistici, anche per via telematica, non ostacolare gli alberghi che vogliono offrire ai propri clienti servizi accessori, facilitare il cambio di destinazione d’uso degli immobili, applicare i medesimi limiti all’uso del contante che vigono nei Paesi confinanti. Il decreto Sblocca Italia, in questi giorni all’esame del Parlamento, può costituire il veicolo ottimale per realizzare alcune di queste semplificazioni.
Il tema del contrasto all’abusivismo, conclude Bocca, costituisce la nuova frontiera che tutti i livelli di Governo sono chiamati a presidiare, per evitare che una miriade di esercizi abusivi e semi-abusivi continui ad inquinare il mercato ricettivo e della ristorazione con un’offerta parallela, che sfugge a qualunque regola, a partire da quelle basilari in materia di fisco, previdenza, lavoro, igiene e sicurezza.