Tutte le novità dall’ultimo notiziario demografico presentato dall’assessore agli Affari Generali del Comune di Rimini, Irina Imola. Un quadro – dichiara l’assessore – che “ci consente di fotografare la nostra città ma soprattutto ci permette di attivare delle politiche sociali in conseguenza dei dati statistici”.
Rispetto ai 146.854 residenti dell’ultimo anno, la popolazione è cresciuta di circa 1.000 unità e si è attestata su 147.537 persone, + 8% rispetto al dato di dieci anni fa che si era fermato a 135.682 persone. Rimane inalterato l’indice di mascolinità, che dà una consistenza di 92 maschi per 100 femmine mentre l’età media si attesta sui 44,83 anni, quest’ultima incrementata di 1 solo anno nell’ultimo decennio. Questo dato, messo a rapporto con i fenomeni legati alla bassa natalità e alla longevità dell’età media può sembrare strano ma viene spiegato dall’aumento di soggetti stranieri di giovane età.
A partire dal 1992, primo anno utile di raffronto, infatti, la componente straniera dei residenti a Rimini è progressivamente aumentata, non facendo mai registrare cali. Oggi gli stranieri presenti sul nostro territorio sono 18.396, contro gli appena 1.848 di 12 anni fa. La popolazione straniera rappresenta ora il 12,19% con 10.324 femmine e 8.072 maschi. La comunità più numerosa è ancora quella albanese che conta 3.479 iscritti, seguita dalla rumena con 2.904, dall’Ucraina con 2.409 e dalla comunità cinese con 1197. La popolazione minorenne straniera rappresenta il 14,89 % dei minori residenti; i minori italiani sono invece l’85,11 %. Nel 2014 sono nati 1.251 bambini di cui 656 maschi e 595 femmine; 255 di questi sono stranieri e rappresentano il 20,3% del totale. Sono decedute 1445 persone, con un saldo naturale negativo (differenza tra nati e deceduti) di -194 unità. Età media dei deceduti stazionaria che si attesta a 81,1 anni (79,02 per i maschi e quasi 83,1 per le femmine).
Salta subito all’occhio quanto la popolazione oltre che ad aumentare, invecchi progressivamente. Dai dati emerge infatti che i’indice di invecchiamento, dato dalla proporzione tra i giovani sino ai 14 anni e dagli anziani over 65, è ora a quota 173. Ciò significa che ogni 100 adolescenti ci sono ben 173 anziani.
Sulla questione demografica avevamo già segnalato il 27 novembre scorso come sul fronte delle famiglie sono in progressivo aumento quelle unipersonali, formate cioè da un’unica persona, spesso anziani o bisognosi di cure. Sono 23.511 attualmente le famiglie individuali, il 36% della totalità, in aumento del 2% rispetto al 2005, a cui si contrappone una contestuale contrazione di quelle formate da 3 o più elementi e una sostanziale parità di quelle formate da 2 persone.
In lieve calo rispetto al 2013 il numero dei matrimoni. Sono stati infatti 362, di cui 210 celebrati con rito civile e 152 con rito religioso. Le persone coniugate rappresentano il 46,53% per i maschi e il 43,18% per le femmine. La differenza di età tra sposo e sposa è di circa 4 anni; l’età degli sposi nell’uomo è arrivata a 39 anni. Si pensi che solo nel 2000 chi si univa in matrimonio aveva un’età media di 29 per la donna e 32 per l’uomo.
Come dicevamo l’età media si attesta attorno ai 45 anni, sempre in leggero ma costante progresso. Da notare come si stia riducendo la forbice che differenzia la vita media di uomini e donne, andamento che può essere visto positivamente per gli uomini in quanto testimonia un progressivo avvicinamento a migliori abitudini alimentari e di stili di vita, mentre per le donne è verosimile che l’avvicinamento agli stili di vita e di lavoro degli uomini, da sommarsi ai già gravosi carichi familiari, non stia deponendo a favore di un pari allungamento. Stabile l’aspettativa di vita pari a 83 anni per le donne contro i 79 anni degli uomini.
Infine qualche curiosità sui nomi e cognomi più diffusi. Fabbri è il cognome di 1.553 riminesi ed è il più diffuso tra i residenti del nostro comune seguito da 1.052 Rossi e 881 Bianchi. Seguono poi Semprini, Morri, Urbinati, Ricci, Montanari, Pari, Magnani. Tra i nomi è invece Maria (1.905) quello maggiormente diffuso tra le donne (seguito a Anna, Sara, Laura e Giulia) mentre tra gli uomini è Andrea (2.049) quello più presente nel nostro territorio seguito da Marco (1.879), Alessandro (1.507), Francesco (1.378), Giuseppe (1.349).