Grandi firme della cultura, della cucina, del giornalismo e dell’imprenditoria hanno reso omaggio al Festival della Cucina Italiana con la consegna del Premio Galvanina ieri nel Teatro Comunale di Cesenatico. Un riconoscimento al made in Italy che funziona, quest’anno con “un’attenzione particolare al tema del mare”, ha affermato Elsa Mazzolini ideatrice del Festival. “Qualità, tradizione, storia e cultura caratterizzano il Festival della cucina italiana – ha affermato il sindaco di Cesenatico Matteo Gozzoli – Gli stessi principi da sempre che animano la nostra città, per questo siamo felici di ospitare questo evento”.
Il sindaco ha premiato uno dei massimi esperti nazionali della scienza marina, Corrado Piccinetti a cui è stato assegnato il Premio alla Cultura. “Nonostante i problemi odierni che vive il settore pesca, non dobbiamo dimenticarci che è frontiera di conoscenza e sviluppo, ci fa conoscere il nostro mare con tutti i sapori e le esperienze gastronomiche che può offrire – ha affermato lo studioso – Ricordo inoltre che l’Adriatico è il mare più controllato d’Italia, un vero e proprio punto di riferimento a livello nazionale per qualità e studi”.
A Carlo Cambi il Premio Giornalismo, consegnato da Andrea Manganelli vicepresidente del gruppo editoriale Cose Belle d’Italia. “Oggi spopola la comunicazione a livello enogastronomico – ha detto il giornalista – ma ricordiamoci che il giornalismo gastronomico è fatto di passione e di storie, mai di giudizi. E lasciamo perdere i blog che fanno solo pornografia del cibo utilizzando il mezzo visivo”.
A Filippo Callipo il riconoscimento all’Imprenditoria, premiato da Rino Mini numero uno di Galvanina. “La qualità più importante del nostro settore è la voglia di innovare – ha spiegato Callipo – la stessa che nel 1913 spinse il mio bisnonno a produrre il primo tonno conservato sott’olio. Non bisogna mai dimenticare il rispetto dell’ambiente, l’unico in grado di fornirci i prodotti con cui lavoriamo”.
Premio alla Cucina al Due stelle Michelin Moreno Cedroni. “E’ fondamentale fare esperienze. Se non avessi viaggiato, non avrei mai proposto piatti nuovi come il baccalà con cavolo fermentato e latte di sesamo”. A premiarlo Enrico Consentino Presidente di Italcuochi Campania.
Infine il Premio del Cuore a Mirko Damasco, in prima linea nel progetto sulla sicurezza a tavola. Damasco ha ricordato come “la prima causa di soffocamento infantile è derivata dall’alimentazione. Da qui l’importanza di iniziative dedicate alla prevenzione”. A premiarlo Dario Picchiotti chef dell’Antica Trattoria Bologna.
A tutti i premiati è stata consegnata una coppa artistica in vetro di Murano realizzata da Vetrofuso, forgiata nel laboratorio di Daniela Poletti a Cesena.