“La Ducati tedesca è meritocratica”. Risponde così un uomo del Team Ducati a chi gli chiede come si sta da quando il Rosso Ducati è diventato di proprietà teutonica. “La differenza – continua questo giovane dai capelli neri – si è vista soprattutto all’inizio. Hanno cercato di capire chi meritava e chi no. Ogni anno a fine anno si compila un questionario con cui si esprimono giudizi sull’azienda e sugli uomini”. A chi gli chiede se se ne può avere una copia, con un largo sorriso risponde: “No”. Insomma, dietro le corse, c’è l’economia, c’è la ricchezza, c’è una filosofia del lavoro. C’è il Genius loci.
Quest’anno la curva Ducati è quella dopo la partenza, prima della mitica curva Brutapela. Ai Ducatisti, per 170 euro, viene assicurato: il biglietto, il parcheggio e guardaroba custodito, più maglietta e berrettino.