Che passione il tango. In particolare la milonga che è stata protagonista nelle prime due serate del Festival del Tango, tre giornate che hanno avuto il momento clou con lo spettacolo Un tango per Rossini con musica dal vivo con il Tango Sonos, pianoforte, viola, bandoneon, musica adattata dal maestro Roberto Molinelli sui temi tratti dal Barbiere di Siviglia. Una prima mondiale arrangiata la musica di Rossini al tango, accompagnati da valenti ballerini diretti dal grande argentino Sebastian Arce. L’idea di questo concerto è proprio di Arce che collegato con il regista napoletano Victor Carlo Vitale, ha portato questo spettacolo nella suggestiva di Rocca Costanza. “Ho scritto questo testo,ha sottolineato Vicor, perché ho sempre desiderato ballare Rossini, sviluppando lo spettacolo dalla drammaturgia della milonga che ha un’origine africana al gioco musicale del Rossini comico. D’altra parte il tango è una improvvisazione della danza e concilia bene con la vitalità della musica rossiniana. Un successo di questa edizione del Festival del tango, con 500 partecipanti provenienti da molte città italiane e dalla Spagna, Austria, dove nacque il bandoneon e Francia.
Paolo Montanati