Integrare gli stranieri con una sana informazione. Nascono le Linee guida regionali sulla comunicazione interculturale. Obiettivo: contrastare disinformazione, false notizie, linguaggi impropri e violenti Il documento è stato presentato il 27 giugno in Regione durante il convegno “Il ruolo della comunicazione pubblica di fronte alle sfide dell’immigrazione”. La vicepresidente Gualmini: “Necessaria un’informazione corretta ed equilibrata per promuovere l’inclusione dei cittadini stranieri”. 536 mila i residenti in Emilia-Romagna, provenienti da oltre 170 Paesi
“In questo particolare momento- sottolinea Elisabetta Gualmini – è quanto mai necessario fornire un’informazione corretta ed equilibrata per restituire appieno la rappresentazione di tutti gli aspetti del fenomeno migratorio e promuovere una visione inclusiva della partecipazione dei cittadini stranieri immigrati alla vita delle comunità territoriali regionali. Si tratta- aggiunge Gualmini- di una sfida importante per la nostra regione e, più in generale, per le istituzioni pubbliche, impegnate a costruire un rapporto reciprocamente consapevole con le proprie comunità di riferimento. Conoscenza, visibilità e fiducia- conclude- sono elementi fondamentali che un amministratore pubblico dovrebbe tenere sempre ben presenti nel rapporto quotidiano con i cittadini”.
I dati dell’Osservatorio regionale sul fenomeno migratorio, aggiornati a gennaio 2016, rilevano che sono 536.022 (12% della popolazione residente complessiva) i cittadini stranieri residenti in Emilia-Romagna, regione con il più alto tasso di incidenza di stranieri sulla popolazione (la media nazionale è dell’8,1%).
I comuni emiliano-romagnoli che superano il 10% dei residenti stranieri sono 158 sui complessivi 334 (erano 22 nel 2004). Le punte più alte a Galeata (Fc) al 22%, Castel San Giovanni (Pc) al 20,8%, Langhirano (Pr) al 20,1% e altri 30 comuni con valori percentuali compresi fra il 15 e il 20%.
Estremamente eterogenea la provenienza dei migranti, con oltre 170 Paesi rappresentati. Al primo posto la Romania con il 16,1%, in aumento rispetto al 15,5% dell’anno precedente; seguono il Marocco con il 12,2%, in diminuzione rispetto al 12,6% del 2014, e l’Albania con l’11,3%, valore in lieve calo se confrontato con il precedente 11,6%. Distanziati tutti gli altri Paesi di cittadinanza: Ucraina (6%, in crescita), Moldavia (5,7%, in leggero calo), Cina (5,3%, in lieve crescita), Pakistan (4%, in lieve crescita) e Tunisia (3,5%, in lieve decremento).
La presenza femminile a seguito dei ricongiungimenti familiari e dell’immigrazione per lavoro è in continua crescita: all’1.1.2016 le donne straniere sono 285.610 e rappresentano il 53,4% del totale dei residenti stranieri.